Il dpcm sarà modificato e potrebbe includere il lockdown nel weekend e in tutte le aree dove i contagi settimanali supereranno i 250 casi per 100mila abitanti. Questa mattina alle ore 9 si incontreranno il Governo e il Comitato tecnico scientifico per capire il da farsi.

Venerdì scorso, dopo aver analizzato il monitoraggio settimanale, il CTS aveva detto fossero indispensabili delle regole più severe per contrastare l’aumento dei contagi e la circolazione di alcune varianti con maggiore trasmissibilità.

È la linea che il Cts aveva già condiviso ritenendo valido il parametro dei 250 contagi su 100mila per chiudere le scuole, ma anche i negozi e i luoghi di aggregazione. Un modo per evitare che i ragazzi impegnati nella didattica a distanza possano ugualmente vedersi fuori dalle aule e dunque senza rispettare l’obbligo di indossare la mascherina e di rimanere distanziati come invece avviene quando sono in classe.

Più volte gli scienziati hanno evidenziato quanto sia necessario limitare gli spostamenti e i contatti tra le persone. Nei Comuni dove vige la zona rossa la facoltà di uscire di casa sarà solo per comprovate esigenze, come lavoro e salute.

Nel nuovo dpcm potrebbe essere previsto un nuovo lockdown che rigurderà i fine settimana e sarà esteso in tutta Italia. La ragione è legata al fatti che aumenta la circolazione dei cittadini. Se questo dovesse accadere dovranno chiudere bar, ristoranti e negozi anche in fascia gialla. Se il governo varerà questa modifica, il sabato e la domenica saranno consentiti soltanto l’asporto e la consegna a domicilio di cibi e bevande. E sarà confermato il divieto di consumarli all’aperto e nelle adiacenze dei locali.

A causa di queste nuove misure è messa in discussione anche la riapertura di cinema e teatri prevista per il 27 marzo. Di fronte a un tasso di positività che aumenta non appare più scontata la possibilità di far ripartire l’attività dello spettacolo. La decisione sarà presa dopo il 20 marzo, quando si valuterà se le altre misure hanno funzionato.