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“Modalità di gestione dei casi di positività in ambito scolastico così cervellotiche da sconfinare nella patologia mentale”. È la denuncia della Flai Cgil Puglia contro le pratiche burocratiche nelle scuole pugliesi. Il sindacato denuncia procedure troppo complesse per la gestione dei casi negli istituti scolastici accanto alle sigle regionali Uil Scuola Rua, Snals-Confsal e FGU Gilda Unamns.

Secondo le associazioni di categoria, oggi il personale amministrativo delle scuole deve fare i conti con il decreto regionale 1/22, che indica procedure diversificate in base al grado di istruzione dell’istituto. La normativa arriva il giorno prima della nota nazionale dei ministeri preposti, che indica anche alle scuole pugliesi cosa fare e come farlo per affrontare la lotta contro il Coronavirus anche in classe.

Oltre al problema delle regole da applicare, c’è quello del personale. Stando alle associazioni dei lavoratori, senza lo sciopero dello scorso 10 dicembre non ci sarebbe stata la proroga per il personale. Infatti, era stato chiamato per l’emergenza.

Così i sindacati denunciano “mobbing per molestie burocratiche”, dove la scuola diventa una sede distaccata dei presidi sanitari locali. La richiesta dei lavoratori è di ritirare la nota del Dipartimento della Salute. In più, le associazioni chiedono di organizzare un tavolo per trovare un punto di incontro tra le parti. Così le scuole potranno organizzarsi con regole comuni. Se così non sarà, le sigle sindacali inviteranno i dirigenti scolastici a consegnare simbolicamente ai Prefetti le chiavi degli istituti.