Non tutto può essere fatto aumma aumma, lo sa bene Lello, l’altro, quello della discarica di Monopoli. Poche ore dopo il nostro servizio è intervenuta la Polizia Locale e ha sequestrato l’area. Quella riscontrata durante l’intervento è stata definita non a caso una vera bomba ecologica.

“Circa 1800 metri quadri in cui abbiamo trovato rifiuti speciali di qualsiasi genere –  ci ha detto il Comandante, Michele Cassano -. Dobbiamo caratterizzare l’area, de visu non abbiamo trovato amianto, ciò non toglie che possiamo anche trovarlo. Grazie alle fototrappole piazzate – ha sottolineato – stiamo cercando di capire chi alimentava questa discarica, è impensabile che abbia fatto tutto da solo. Eravamo già sulle sue tracce, un paio di volte lo avevamo già sanzionato, cercavamo di cogliere sul fatto i suoi complici. In concorso al signore abbiamo denunciato il proprietario dell’area”.

Sono stati infatti rintracciati rifiuti speciali consistenti prevalentemente in inerti da costruzione e demolizione, contenitori per vernici anche per sostanze pericolose, RAEE quali televisori, pc, stampanti, tastiere, condizionatori, stampanti da ufficio, pneumatici, serbatoi per liquidi in plastica e ferro, centinaia di bustoni neri contenenti varie tipologie di rifiuti, una cinquantina di big bags contenenti rifiuti vari tra plastica, materiale elettrico, cellophane, lastre di vetro, ferro di varie tipologie, legno di varie tipologie, plastica di varie tipologie tra cui giocattoli, sedie ecc., scarti di vario tipo di materiale edile, tre autoveicoli in disuso contenenti ancora motore e altri liquidi pericolosi, apparecchiature contenenti sostanze pericolose, tubi di plastica e gomma di varie forme e dimensioni, cassette di plastica, bomboloni, estintori, vari rifiuti ingombranti, polistirolo, mobili rinvenienti da attività di svuota cantine.

Il gestore della discarica, tale S.R. di anni 70 e residente a Monopoli, è stato denunciato in concorso con il proprietario dell’area, ai sensi dell’art. 256 comma 3 del Testo unico ambiente (D. Lgs. 152/06). L’intera area, di circa 1700 mq, è stata sottoposta a sequestro penale, ai sensi dell’art 321 del codice di procedura penale, con relativa nomina di custode giudiziario al gestore.

All’interno dell’area, con destinazione a uliveto, è stato realizzato un manufatto di circa 50 mq, utilizzato come deposito di mobili e attrezzi e come cuccia per i due molossi ritrovati, di razza corso. I due cani, di circa 5 anni, nati e allevati all’interno di quell’area a dire del denunciato, erano in condizioni critiche e necessitavano di cure mediche per l’evidente presenza di un tumore all’occhio sinistro di uno dei due. Per tale motivo, entrambi i cani, privi di microchip e di vaccini, sono stati trasferiti temporaneamente presso il canile sanitario comunale, dove saranno curati in attesa di essere affidati. La presenza di scarti di macelleria, in evidente stato di putrefazione, fa presupporre che i due animali siano stati nutriti anche con carne non cotta.

“Con l’operazione di oggi abbiamo interrotto – ha affermato il Sindaco Annese – la perpetrazione di un reato ambientale, consistente nella realizzazione di una discarica a cielo aperto, un vero attentato all’ambiente e alla salute delle persone: quello che dobbiamo interrompere con forza e con la collaborazione di tutti è la catena di illegalità nella gestione dei rifiuti sul nostro territorio, senza fare sconti a nessuno. Il nostro impegno è e rimarrà sempre quello di un forte contrasto alle attività illegali di gestione dei rifiuti”.