ANTONIO DECARO PRESIDENTE ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI

Le accuse avanzate da un pentito riguardanti presunti accordi con il sindaco di Bari, Antonio Decaro, sono state definitivamente archiviate dal giudice per le indagini preliminari (gip) dopo che le indagini non hanno riscontrato elementi probatori a sostegno delle dichiarazioni.

Il pentito aveva affermato di aver partecipato a un incontro, avvenuto almeno 14 anni fa, in cui si discuteva di un presunto sostegno elettorale in cambio di offerte di lavoro. Tuttavia, le autorità inquirenti non sono riuscite a trovare conferme concrete riguardo a questo episodio.

Nel frattempo, nell’ambito dell’inchiesta denominata ‘codice interno’, che ha recentemente portato a 130 arresti svelando casi di presunto voto di scambio politico-mafioso, sono emerse altre circostanze. In particolare, da una conversazione intercettata tra esponenti del clan Parisi, è emerso un commento su Decaro, secondo cui “non dà niente”, mentre altri avrebbero fornito consistenti somme di denaro. Si sospetta che il clan Parisi abbia contribuito all’elezione della consigliera Maria Carmen Lorusso al Comune di Bari nel 2019, schierandosi con il centrodestra.

Maria Carmen Lorusso e suo marito Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale, sono tra le 130 persone coinvolte nell’inchiesta e accusate di voto di scambio politico-mafioso per presunti favori ottenuti da esponenti dei clan.