Manfredonia - Barletta 1922, Facebook Barletta Calcio 1922

Brutto epilogo ieri pomeriggio, domenica 11 aprile, per l’ultima gara del girone A del Campionato di Eccellenza pugliese. Nei pressi dello stadio comunale di Manfredonia, dove era in programma alle 16 l’incontro con il Barletta 1922. Stando a quanto denuncia la società sportiva della Città della Disfida, i pullman con a bordo tifosi e calciatori sarebbero stati assaliti da tifosi del Manfredonia prima dell’incontro. Le due tifoserie sono venute in contatto e ne sono derivati momenti di tensione, disordini e tafferugli, sedati solo con l’arrivo delle forze dell’ordine. Ad avere la peggio alcuni tifosi biancorossi, accompagnati dai dirigenti della squadra barlettana nello spogliatoio, dove hanno ricevuto i primi soccorsi dallo staff medico della società. La partita si è conclusa con la vittoria dei padroni di casa per 2-1. “Ferma condanna per i fatti di Manfredonia, ognuno si assuma le proprie responsabilità. I responsabili vengano assicurati alla giustizia” si legge sulla pagina Facebook del Barletta Calcio 1922: “Questo non è calcio. Quanto accaduto nel pomeriggio di ieri a Manfredonia è deplorevole oltre che imbarazzante. Il pullman con a bordo i nostri ragazzi e quello con a bordo i nostri tifosi sono stati letteralmente assaliti da un gruppo di scalmanati. Com’è possibile che nel 2022 possano ancora accadere questi episodi? Come è possibile che non ci sia stata l’organizzazione necessaria per prevenire prima e contrastare più questi episodi? Sono domande alle quali l’Asd Barletta 1922 vorrebbe una risposta, ognuno si assuma le proprie responsabilità. Solo il caso ha voluto che quello che è stato un vero e proprio agguato potesse degenerare in tragedia. Tre nostri tifosi sono feriti in ospedale e necessiteranno di operazione, i nostri ragazzi sono arrivati in campo piangendo. Doveva essere una festa, è stato invece un pomeriggio cupo. Il nostro auspicio è che grazie ai sistemi di videosorveglianza presenti in zona, i responsabili di questa vergogna vengano assicurati alla giustizia e puniti. Chiediamo, inoltre, alla FIGC Puglia di prendere i provvedimenti utili a scongiurare il ripetersi di situazioni come quella vissuta ieri dai nostri ragazzi e dai nostri tifosi cui esprimiamo la massima vicinanza e il massimo supporto”.

Sulla grave vicenda è intervenuto anche il sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice: “Molto arrabbiato e deluso. Una giornata di festa e sport di tutti macchiata dall’inciviltà e dalla stupidità di pochi facinorosi. La squadra di calcio ha vinto sul campo per 2-1, ma ha perso la città. Quello che è accaduto fuori dal “Miramare” prima dell’ultimo match della stagione con il Barletta, non ammette giustificazioni. Lo sport è fairplay, Manfredonia è una città accogliente. Da primo cittadino condanno fermamente il vile gesto, sicuro che le Forze dell’Ordine al più presto sapranno individuare gli autori. A fine partita, assieme al Presidente Michele D’Alba ed al mister Franco Cinque, ho voluto incontrare personalmente il Presidente Mario Dimiccoli ed il mister Francesco Farina per porgere loro solidarietà dei cittadini di Manfredonia, che estendo ai feriti, tra i quali anche alcuni componenti delle Forze dell’Ordine che ringrazio per aver evitato esiti peggiori”. Dello stesso tenore il messaggio diffuso dalla società calcistica Manfredonia Calcio 1932: “Nella giornata odierna (ieri, ndr), in cui si è invocata la pacificazione tra i popoli a livello mondiale, ci ritroviamo a vivere il momento più brutto e triste della stagione calcistica della nostra città a causa di azioni violente e insensate ad opera delle due tifoserie giunte allo stadio per assistere al derby tra il Manfredonia Calcio 1932 e il Barletta Calcio, nonché ultima giornata di campionato. La società sportiva Manfredonia Calcio 1932 esprime ferma condanna rispetto allo scontro avvenuto tra le due tifoserie sul lungomare Nazario Sauro, nei pressi dello stadio, che ha provocato diversi feriti. Nello sport ci possono essere alti e bassi ma la violenza va condannata, sempre. Più che mai ora, in un periodo di tensioni globali e in cui di episodi del genere non abbiamo di certo bisogno. Non ci sono giustificazioni a tali azioni e confidiamo nelle indagini degli organi preposti per accertarne le responsabilità”.