Sono stati giorni di grande attesa per i tifosi biancorossi e partenopei, ma ora è arrivata la decisione ufficiale: mai più un “caso Salernitana”, le multiproprietà non potranno più esistere in Italia.

Dopo la riunione di quest’oggi del Consiglio Federale, è stato deciso che la Figc non potrà più permettere ad un presidente di possedere più di una società calcistica, a prescindere dalla categoria in cui si giochi. Questa decisione tocca in particolar modo Maurizio Setti, proprietario dell’Hellas Verona e del Mantova, e la famiglia De Laurentiis, dove il padre Aurelio è il patron del Napoli e il figlio Luigi è il presidente del Bari.

Al fine di evitare un caso simile a quello recente della Salernitana che è riuscita ad iscriversi al campionato di Serie A sul filo del rasoio, affidandosi per giunta ad un trust, la Figc ha concesso due anni di tempo a Setti e De Laurentiis per poter scegliere quale delle loro due società vendere.

L’operazione dovrà essere conclusa entro il 30 giugno 2023 e la mancata cessione di una delle due società entro il 5 luglio seguente comporterebbe la perdita dell’affiliazione alla Figc per decadenza. È di seguito riportato il comunicato emerso questa mattina.

“Con una nuova norma oggi all’approvazione del Consiglio Federale, la Figc volta pagina e vieterà d’ora in poi ogni ipotesi di multiproprietà. Per le situazioni in essere, 2 anni di tempo per cedere: entro il 30 giugno 2023, i De Laurentiis dovranno decidere se vendere il Napoli o il Bari; e così anche per Setti, oggi comproprietario del Verona e del Mantova.
In caso di mancata vendita alla data del successivo 5 luglio , la squadra partecipata successivamente perderà l’affiliazione alla Figc per decadenza”.

“Ha lasciato il segno – prosegue il comunicato – la recentissima esperienza, così sofferta e complessa, della Salernitana, società che faceva capo a Claudio Lotito e a suo cognato Mezzaroma: com’è noto, al termine di una faticosa trattativa normativa e giuridica, la vicenda della doppia proprietà è stata risolta sul filo di lana per consentire alla squadra campana di disputare il campionato di Serie A dopo la meritata promozione sul campo.
Ma per fare chiarezza ed evitare in futuro nuovi casi Salernitana, la Federcalcio ha deciso di bloccare ogni ipotesi di doppia proprietà, al di là della Lega di appartenenza di ogni singola società, escludendo anche gli incroci tra settore professionistico (A,B e C) e club della Lega Dilettanti”, si conclude il comunicato.

Fine dei giochi per De Laurentiis dunque, che entro 24 mesi dovrà decidere se cedere il Napoli, da anni classificata tra le prime della Serie A con la possibilità di giocare le coppe europee, oppure il Bari, attualmente iscritto in Serie C. Nuovi acquirenti si stanno già proponendo per rilevare la società biancorossa, così come da anni si vocifera di un presunto interessamento di qualche sceicco dell’Oriente per il club partenopeo di Aurelio De Laurentiis.