Un Bari cinico e spietato batte 1-0 la Pro Vercelli e prova a richiamare a sé l’entusiasmo del popolo biancorosso in vista della sfida di sabato al San Nicola contro il Novara. In Piemonte i galletti ritrovano il goal e la vittoria ma le perplessità che ruotano attorno alla squadra restano in bella mostra sul palcoscenico di un teatro dove gli attori continuano a proporre uno spettacolo poco gradevole. Il Bari continua a poggiare il proprio credo sulle basi sabbiose di un gioco che non c’è. Pessimo il primo tempo, meglio la ripresa. Dove il vantaggio di Rada ha favorito il copione di chi una trama ben delineata di fatto non ce l’ha. Sorride la classifica, dove nei piani alti vince solo il Cesena.

Allo stadio Silvio Piola l’undici titolare biancorosso è letteralmente stravolto. Sia rispetto a quello sceso in campo contro l’Entella sia rispetto a quelle che erano le previsioni della vigilia. Davanti a Guarna  i superstiti sono Di Cesare e Sabelli, con il terzino dell’Under 21 schierato però sulla corsia di sinistra. Su quella di destra trova posto Donkor mentre al centro si rivede Rada, con capitan Contini esiliato in panchina. Nella zona nevralgica del campo, quella dove in teoria si dovrebbe costruire gioco, il Bari è rivoltato come un calzino. Romizi, Porcari e Valiani cedono il posto a Di Noia, Donati e Defendi. In avanti l’annunciato Boateng, che in qualche maniera aveva ravvivato il finale dell’ultima gara del San Nicola, siede ancora a bordo campo. Con licenza di offendere consegnata nei piedi di De Luca, Maniero e Sansone.

Il primo tiro della partita è proprio dell’ex attaccante del Bologna ma il pallone saluta la porta difesa da Pigliacelli solo da lontano. A metà tempo Emmanuello entra indisturbato nella difesa dei galletti ma anziché cercare qualche faccia amica in mezzo all’area, tenta di sorprendere Guarna sul suo palo. Scelta infelice, fortuna di Nicola, con il portiere che con un bagher pallavolistico riesce a tenere la sfera lontana dal sacco. Passano una manciata di minuti e la Pro ci riprova con Di Roberto, che dopo aver aggirato Rada si invola indisturbato verso i metri più caldi del campo. Anche in questo caso, sempre fortuna di Nicola, la scelta poco azzeccata si materializza con un improbabile tiro dalla distanza e Gatto tutto solo dall’altra parte, ancora intento a sbracciarsi per segnalare la propria presenza al compagno. Poco dopo la mezz’ora il Bari rischia grossissimo: Gatto lascia sul posto Rada e disegna un magnifico arcobaleno che, ancora fortuna di Nicola, trova la pentola piena d’oro solo sulla traversa. “Meritiamo di più”, urlano i quattrocento tifosi del Bari arrivati in Piemonte dopo aver visto la reazione dei loro beniamini tutta in un tiro-cross al volo di Defendi che attraversa senza successo l’area di rigore sotto il settore ospiti. E dar loro torto, per quanto visto in campo, è quasi impossibile.

La seconda frazione inizia con il Bari abile a guadagnarsi due calci piazzati in sequenza nella metà campo avversaria. Il primo si esaurisce con un nulla di fatto ma sul secondo i ragazzi in maglia rossa riescono quasi incredibilmente a portarsi in vantaggio. Defendi calcia lungo sul secondo palo, De Luca rimette al centro il pallone di testa e Rada lo scaraventa in rete con un’acrobazia da attaccante consumato. Due buone notizie in un colpo solo: il Bari in vantaggio e uno schema, seppure su palla inattiva, che certifica quantomeno un’attività infrasettimanale, nel corso degli allenamenti, fino a questo punto del torneo ancora ben nascosta.

La partita prosegue con un canovaccio ben definito: la Pro Vercelli attacca in cerca del pareggio, il Bari si difende e prova a colpire in contropiede grazie anche alle caratteristiche di George Puscas, subentrato ad un Maniero ancora insufficiente più per i pochissimi palloni che la squadra riesce a far arrivare dalle sue parti che per demeriti personali. Esce anche Sansone, meno opaco del solito, per Rosina. E l’ex fantasista del Catania a dieci minuti dalla fine del match pareggia il conto dei legni con un bel tiro dai venti metri che dopo la decisiva deviazione di Pigliacelli si stampa contro la traversa per poi tornare proprio fra le braccia del portiere di casa. Nell’assalto finale la Pro va vicina al pareggio con una punizione di Beltrame che Beretta non riesce ad impattare per un soffio. Dall’altra parte Puscas sfiora il raddoppio con un’azione prepotente e una conclusione insidiosa che Pigliacelli chiude in angolo. Ma a decidere il match resta sempre il goal di Rada. Ottimi i tre punti, per tutto il resto bisognerà aspettare ancora.