Lello sta bene, è in una comunità dove lo stanno seguendo, come già sanno i lettori e quanti si sono affezionati alla vicenda di fratello e sorella del quartiere Libertà di Bari, scoperti a vivere in condizioni disumane tra feci, topi e sporcizia, senza luce e riscaldamento in quell’appartamento definito non per niente casa degli orrori.

La solidarietà nei loro confronti non si arresta, continua da nord a sud dell’Italia, sebbene ci sia anche chi sostiene che Lello, al contrario, non dovrebbe essere aiutato. A quanti invece ci credono, diciamo che i lavori di ristrutturazione della casa, seppur tra inevitabili difficoltà, proseguono.

Un imprenditore barese del settore edile si è fatto avanti, ha promesso la fornitura di tutti i materiali che ancora servono per ultimare i lavori, portati fin qui avanti anche grazie al sostegno dei tanti che si sono appassionati alla vicenda umana di Lello e Angela, persone non necessariamente facoltose e benestanti, anzi, tutt’altro.