Un giorno importante per i bambini con particolari difficoltà nel trattamento delle patologie odontoiatriche. Parliamo di bambini disabili, oncologici, o comunque affetti da malattie che ne complicano la cura dei denti.

Sarà inaugurato oggi, nella clinica diretta dal professor Gianfranco Favia al Policlinico di Bari, una struttura espressamente dedicata ai piccoli che, per le patologie di cui soffrono, hanno difficoltà nei movimenti facciali, ad aprire la bocca o comunque a essere trattati dal punto di vista medico-sanitario.

“La nostra – commenta il dottor Favia – è la prima struttura creata appositamente con questo scopo, nata grazie all’impegno della Direzione generale del Policlinico. La struttura alla quale si accede con il CUP orientato, con una corsia preferenziale”.

L’Unità Operativa Complessa di Odontoiatria è anche centro interregionale di riferimento per le malattie genetiche rare e Ambulatorio di Odontoiatria Infantile. “Abbiamo quattro unità indipendenti per la diagnosi e la terapia ed è collegata in rete con tutto il sistema di gestione delle malattie rare. Tre queste ultime le più frequenti sono  quelle che fanno riferimento alle craniosinostosi, che portano al difficoltoso sviluppo della struttura del cranio. L’osso va aiutato a crescere con specifiche apparecchiature. Si tratta di pazienti complessi, che hanno bisogno di un’assistenza specialistica”.

“Inoltre, nel nostro reparto verrà utilizzata una nuova tecnologia, la Diagnocam, che permette la rilevazione delle lesioni in prima visita, senza l’ausilio dei raggi X che, eventualmente, verranno utilizzati in un secondo momento. Quindi un ulteriore vantaggio per i pazienti disabili”.

Il personale pare essere ancora scarso ma farà dei turni aggiuntivi, così come ci ha comunicato Gianfranco Favia, grazie all’entusiasmo di questa nuova esperienza. La struttura, quindi, si avvarrà di personale specializzato e di attrezzature all’avanguardia. Proprio in questi giorni sarebbe in via di definizione un accordo con la Kavo, azienda specializzata nella produzione di macchinari diagnostici avanzati.

L’accordo prevede la cessione in comodato d’uso gratuito di un DiagnoCam, apparecchiatura senza emissione di raggi dannosi alla salute, che servirà anche per fare ricerca.