La comunità scientifica internazionale è sempre più interessata all’ “Analisi del Respiro” sia come metodo di diagnosi precoce di alcuni tumori, che per la valutazione e il monitoraggio dello stato di salute della popolazione. Di questo e delle attività del CeRBA, Il Centro Regionale di Breath Analysis, ospitato all’interno dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II”, si è parlato nel corso di una giornata di approfondimento che si è tenuta nella sala conferenze dell’oncologico. Responsabile scientifico del convegno, Annamaria Catino, oncologa in servizio nell’Istituto Tumori di Bari.

Test del respiro

Il test del respiro consente di determinare precocemente le alterazioni metaboliche di natura fisiologica, patologica o legate a esposizione ambientale. Per effettuare l’analisi del respiro si utilizza un macchinario particolare, il campionatore Mistral, che lo raccoglie ed elabora una sorta di impronta digitale del respiro. Tramite un boccaglio monouso, il paziente soffia all’interno del campionatore, che permette la raccolta dell’espirato su una cartuccia e dell’aria circostante su un’altra. Le cartucce vengono inviate in laboratorio per l’analisi e la caratterizzazione dei campioni. Dall’analisi si ottiene questa impronta digitale che racchiude informazioni utili a individuare precocemente “spie” della presenza di alcune malattie.

In Puglia sempre più pazienti potranno beneficiare della tecnica dell’analisi del respiro per la diagnosi precoce non invasiva delle patologie oncologiche. L’avvio del nuovo studio relativo al tumore al colon-retto vedrà il confronto della metodica sviluppata con quella convenzionale di rilevazione del sangue occulto nelle feci.