Questa mattina, 19 giugno, sono stati consegnati nella sede generale dell’Asl di Bari i primi 315 kit di tamponi salivari per individuare i donatori di midollo osseo idonei in tutta la Regione Puglia. La consegna è avvenuta dinanzi alla testimonial d’eccezione Arianna Mihajlovic, moglie di Sinisa Mihajlovic, ex calciatore scomparso prematuramente lo scorso anno a causa di una leucemia. È stata così ufficialmente inaugurata la campagna regionale itinerante, promossa dall’associazione Admo, che tenterà di reclutare potenziali donatori di cellule staminali.

La consegna dei kit salivari rappresenta la seconda fase del progetto, avviato dalla legge regionale del 30 dicembre 2021, tramite la quale, all’Asl è stato assegnato un finanziamento di 100mila euro finalizzato all’acquisto di un ambulatorio mobile polivalente e alla fornitura di tamponi salivari impiegati per aumentare il numero di donatori inseriti nel registro Ibmdr pugliese che nel 2022 sono stati 1500. Mentre nei primi sei mesi del 2023 si sono aggiunti finora 1000 iscritti con 15 donazioni effettive.

I test salivari sono importanti per un primo screening. Dopo la raccolta, i tamponi vengono inviati nel centro regionale della tipizzazione tissutale dell’Ospedale Policlinico di Bari. Se ci sono le condizioni per procedere aduna seconda fase più approfondita, vengono contattati i donatori che, nel frattempo, hanno dato il proprio consenso e parte la tipizzazione finalizzata, con un prelievo venoso successivo.

“Faccio appello alla sensibilità dei pugliesi – ha detto il presidente della Regione, Michele Emiliano – per aderire alle donazioni. Con l’Admo sono tanti anni che lavoriamo a stretto contatto, siamo arrivati al punto da accelerare le procedure per individuare le compatibilità con un test molto semplice, come quello salivare. Più è facile fare questo tipo di esame, più saranno le persone inserite nel registro dei donatori e più sarà probabile trovare il donatore giusto al momento giusto. Grazie alla signora Mihajlovic che, in un momento così importante per lei e per la sua famiglia, ha scelto di essere qui a testimoniare l’importanza delle donazioni. Mi commuove il senso di altruismo che ha caratterizzato lo stesso Sinisa che non era un calciatore semplice da affrontare – e a volte poteva sembrare duro – ma era evidente a tutti che aveva un cuore immenso che ora batte in sua moglie, nella sua famiglia e nell’associazione che l’ha scelta come testimonial”.

La testimonial Arianna Mihajlovic ha posto l’attenzione sulla importanza della donazione, “che è l’unica cura – ha spiegato – per salvare una vita. I ragazzi devono essere informati su come avviene una donazione, non è un evento invasivo. Purtroppo mio marito non c’è l’ha fatta, ma la donazione ci ha permesso di stare con lui altri tre anni, ecco perché sostengo che è importante”.

L’assessore alla Sanità, Rocco Palese, nel ricordare l’ex calciatore scomparso, lo ha definito un “simbolo fortissimo del fatto che il trapianto di midollo osseo rappresenti l’unica possibilità contro patologie come la leucemia mieloide acuta. Non sempre si riesce a vincere questa terribile malattia, come purtroppo testimonia la vicenda di Mihajlovic, ma l’iniziativa di oggi della Asl Bari è molto importante perché mira a stimolare in maniera decisa la cultura delle donazioni finalizzate al trapianto. La Puglia è oggi una delle prime regioni italiane in tema di trapianti, in un contesto più largo che riguarda il fegato, cuore e reni e ora anche per il midollo osseo cerchiamo di affermare con forza la cultura della donazione”.

“L’impiego di tamponi salivari a bordo dell’ambulatorio mobile – ha spiegato il direttore generale Antonio Sanguedolce – va a potenziare l’attività di arruolamento ordinaria svolta dai 5 centri trasfusionali aziendali e consente di ottimizzare risorse economiche ed umane, oltre a rendere più rapido e più facile il percorso di reclutamento dei donatori, svincolandolo dai presidi ospedalieri. L’Asl si è resa promotrice di una operazione che ha anche una valenza sociale di interesse primario in quanto stimola sensibilizzazione e informazione sulle donazioni. La campagna è indirizzata a giovani tra 18 e 35 anni, che potranno fare un semplice tampone per un’eventuale chiamata: è un fatto importantissimo perché sappiamo che la possibilità di individuare un potenziale donatore di midollo osseo è pari a uno su centomila, per cui aumentarne il numero è fondamentale”.

“Questo è un momento storico per la nostra associazione – ha commentato la presidente di Admo Puglia, Maria Stea – un momento che vogliamo celebrare e festeggiare alla presenza delle istituzioni e delle autorità sanitarie, e alla presenza di Arianna Mihajlovic, testimone di questo passaggio simbolico e persona molto sensibile alle tematiche di Admo, che appena una settimana fa ha partecipato all’inaugurazione della sede romana di Admo intitolata proprio al marito, Sinisa Mihajlovic. Assieme all’ambulatorio mobile a nostra disposizione dalla fine del 2022, i kit salivari ci consentiranno di spingere maggiormente sulle attività di tipizzazione e di ricerca di nuovi possibili donatori”.

Requisiti per diventare donatori

I requisiti per diventare un donatore sono: un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, buone condizioni di salute e un peso superiore ai 50 kg. La compatibilità di midollo osseo all’interno della propria famiglia è una variabile molto rara e in caso di malattia è quasi sempre necessario rivolgersi al registro dei donatori, in cui solo 1 iscritto su 100.000 può essere compatibile.