La provocazione pubblicata domenica sul giornale rianima improvvisamente Forza Italia, che annuncia querela contro “la nostra follia”. Tutti i baresi, compreso il resto del sorridente centrodestra, hanno compreso che il nostro articolo era solo un modo per sottolineare in maniera scherzosa, senza aver il benché minimo interesse, quanto politicamente drammatico fosse perdere altro tempo nella scelta del candidato Sindaco da contrapporre ad Antonio Decaro.

Certo, la spesa fatta da Emiliano tra gli ex berlusconiani avrebbe potuto trarre in inganno e far credere che Forza Italia appoggiasse il Sindaco uscente, ma a non capire il senso dell’articolo sono stati solo i coordinatori cittadini e provinciali del partito, convinti che il nome calato dall’alto potesse arrivare dopo Natale, alla fine della digestione di cotechino e panettone.

Il moto d’orgoglio ben evidenzia che Forza Italia vive e lotta insieme a noi. Gli elettori azzurri, almeno ciò che resta di loro, hanno giudicato molto più folle la politica attendista di Forza Italia rispetto alla nostra provocazione, che nessun danno ha fatto più di quanti ne siano già stati fatti dalle scelte adottate finora dal partito.

Forza Italia è confusa, il solo gruppo del centrodestra a credere di poter imporre un candidato mentre le civiche si rafforzano. La Lega in ascesa e gli altri alleati hanno perso la pazienza. In queste ore annunceranno le primarie aperte al civismo. Un’altra mazzata per Forza Italia, che querela e silura chi prova a riportare il buonsenso.

Ci ha tentato l’ex coordinatore regionale. Gino Vitali aveva cercato in tutti i modi di far comprendere come le primarie, pur essendo contrario in via di principio, fossero la sola scelta da fare per tenere unita la coalizione e recuperare anche i voti degli scettici. Siamo alla frutta, tagliata sottile sottile e servita con un po’ di Maraschino. Prosit.