“Se non è capace, forse è meglio che il dottor Lucibelo si faccia da parte”. Finalmente qualcuno chiede conto al direttore generale a mezzo servizio dell’Amtab a pezzi, la municipalizzata di quel che resta del trasporto pubblico barese. A parlare è Massimo Maiorano, consigliere di maggioranza e del PD, lo stesso partito del sindaco Antonio Decaro. Lunedì prossimo, alle 11.00, Francesco Lucibello, al netto dell’auto di lusso e dei molteplici benefit del suo contratto, dovrà dare conto della gestione aziendale alla Commissione Trasparenza del Comune di Bari.

Maiorano, che da tre anni chiede di conoscere qual è il piano industriale dell’Amtab – lo ha chiesto prima ad Emiliano e ora lo chiede a Decaro – è anche delegato comunale alla qualità dei servizi di trasporto. Non è un agricoltore prestato al settore della mobilità. Al contrario, conosce bene la materia di cui parla. Maiorano sa altrettanto bene che ormai le relazioni aziendali con i sindacati sono compromesse. Non si riesce a portare avanti una trattativa, senza che si sfoci in uno sciopero, esattamente come successo nell’ennesimo venerdì nero per i passeggeri baresi.

Utenti ai quali si richiede in maniera sempre più pressante il rispetto delle regole, senza degnarli del rispetto che meriterebbero in cambio. “Non si fa risparmio tagliando le competenze accessorie agli autisti – tuona Maiorano – ma eliminando gli sprechi, come quelli legati alla manutenzione dei mezzi affidata all’esterno, pur avendo un’officina in grado di provvedere autonomamente con l’opportuno potenziamento. Si tartassano i lavoratori, annunciando loro solidarietà quando vengono aggrediti e poi li si equipara a chi lavora in ufficio. Così non può funzionare. È necessario intervenire prontamente. Dopo un anno alla guida dell’Amtab Lucibello si sarà fatto pure un’idea di come fare a rilanciarla questa azienda, a meno che non la si voglia portare allo sfascio per privatizzarla. Se così dovesse essere ci opporremo in maniera netta. Il trasporto pubblico deve rimanere pubblico”.

Lunedì probabilmente si conoscerà l’idea di Lucibello sul futuro dell’azienda, con la speranza che non passi esclusivamente dai buoni pasto per tutti.