Il consigliere regionale Viviana Guarini, in quota al  Movimento 5 Stelle, scrive al direttore generale dell’Asl, Vito Montanaro, al coordinatore del 118, Antonio Dibello, e a Michele Emiliano come assessore alla Sanità sulla vicenda delle 13 automediche dimenticate all’ospedale Fallacara. Una spesa a carico dei contribuenti pari da 300mila euro.

Ci sono voluti quasi due anni per portare la Corte dei Conti ad aprire finalmente un fascicolo sulla questione delle tredici automediche acquistate e mai utilizzate, costate 300 mila euro ai cittadini pugliesi. Due anni di denunce affrontate apertamente dai media locali e nazionali, primi tra tutti dal “Quotidiano Italiano “.

Per questo ho scritto una lettera con pretesa di chiarimenti indirizzata al direttore della Asl Bari Montanaro, al coordinatore del 118 barese, Antonio Dibello e al delegato assessore alla sanità, Michele Emiliano.

Diversi esponenti politici tra cui alcuni consiglieri regionali, hanno dichiarato la loro volontà di impegnarsi per risolvere questo annoso problema, altri si sono limitati a “sollevare il problema”, ma la realtà dei fatti è che il problema esiste ormai da anni, con un danno consistente ancora una volta a carico dei cittadini.

Tutto questo nonostante la delibera di Giunta che il 30 Marzo disponeva “le Direzioni Generali delle ASL predispongano un piano attuativo della riorganizzazione delle postazioni territoriali 118, che deve essere inviato all’Assessorato al Welfare”.

Tentativi fallimentari di un problema che trova ancora una volta fondamento nella mancata approvazione da parte della giunta regionale, di alcun Atto Aziendale.

Una denuncia presentata da noi del Movimento 5 Stelle già qualche mese fa insieme ai nostri portavoce alla Camera ed al Senato. ll danno derivante da tale persistente illegittimità amministrativa e gestionale si traduce nell’impossibilità di verificare l’aderenza delle scelte alle reali necessità assistenziali dei territoriali.

È giunto il momento di smetterla con il “gioco delle carte”: occorre un’attenzione reale alla risoluzione del problema, per scongiurare, anche se con estremo ritardo, l’ennesimo sperpero di risorse, di cui a farsi carico, ancora una volta, sono i cittadini.

Emiliano in quanto delegato alla Sanità deve affrontare seriamente e concretamente i problemi che martoriano questa Regione, e non soltanto a parole: la campagna elettorale è finita da un pezzo.