Nella giornata di oggi, 11 novembre, sembrerebbe si sia aperta una speranza per i 117 lavoratori della Baritech che rischiano il loro posto di lavoro, a causa della vertenza avanzata dall’azienda barese nelle scorse settimane. Al Palazzo della Regione c’è stata una riunione a cui hanno partecipato la task force per le crisi aziendali guidata da Leo Caroli, i sindacati e la Baritech. Si è aperta una trattativa per la vendita dei capannoni ma senza, al momento, alcuna garanzia occupazionale per i dipendenti. La segretaria generale della Cgil di Bari Gigia Bucci ha commentato l’incontro. “Non vogliamo fare una distinzione tra vinti e vincitori vogliamo rilanciare l’elemento dignità sociale che si riconosce solo mettendo al centro il valore del lavoro. Continueremo a mettere in campo tutte le azioni di lotta necessarie per salvare tutti i posti di lavoro”.

Leo Caroli ha spiegato, però, che la situazione resta molto complessa e delicata. “Abbiamo pochissimo tempo a disposizione per mettere in sicurezza i lavoratori con una nuova cassa integrazione per il patto di transizione occupazionale – spiega – mentre c’è un vero negoziato con un imprenditore o un gruppo di imprese realmente intenzionate a realizzare una nuova industrializzazione per svolgere nuove attività produttive con quei 117 lavoratori”.

“Il compratore dell’immobile – prosegue Caroli – ha dato la sua disponibilità a fare un passo indietro rispetto a un precontratto che ha già in tasca, perché privilegia la necessità dei lavoratori di trovare nuova occupazione, inoltre questo imprenditore non è nelle condizioni di assicurare a tutti i 117 lavoratori la certezza occupazionale. Di conseguenza, fa un passo indietro, purché tutto avvenga entro il 31 dicembre. Baritech dal canto suo si è resa disponibile a fare altrettanto, con un passo indietro rispetto a questo preaccordo di vendita. Al momento c’è una proposta da parte di un consorzio ce n’è una seconda formalizzata che è ancora riservata per un importante investimento industriale”.

“I sindacati si sono subito mobilitati richiamando l’attenzione dell’opinione pubblica, delle istituzioni, delle imprese, dei cittadini. Si sono quindi aperti nuovi contatti, altri se ne stanno aprendo in queste ore, e la Regione Puglia è al lavoro per approfondirli e per affiancare chi voglia far crescere progetti di impresa che tutelino questo grande patrimonio di professionalità – dichiara Domenico De Santis, vice capo di Gabinetto – Siamo fiduciosi che da questo lavoro sinergico che la Puglia sta portando avanti possa alla fine venir fuori la soluzione per riportare lo stabilimento in produzione e ridare occupazione a 117 lavoratori”.