foto di repertorio

L’ennesimo, e forse ultimo, giro a vuoto. Le speranze di dare nuova vita alla Tua Industries, la società che avrebbe dovuto reindustrializzare la fabbrica di Modugno ma che poi è fallita, sono sempre più sottili e il futuro dei 188 lavoratori ex Om Carrelli sempre più segnato.

Dopo le due aste del 22 marzo e del 4 aprile andate tristemente deserte, il curatore fallimentare di Tua Industries aveva infatti lasciato la porte aperte a qualche offerta “last minute” fino al 20 aprile. Ma nessuno si è fatto avanti: solo poco convinte manifestazioni d’intenteresse (circa 7 secondo alcune indiscrezioni) ma niente di concreto.

Inutili quindi anche le rassicurazioni del governatore pugliese, Michele Emiliano, che lo scorso 9 aprile, sollecitato proprio dai lavoratori in protesta davanti la sede della presidenza, aveva confermato che c’era una speranza: “Proposte serie, anche se nulla di strutturato” aveva detto Emiliano.

Il fallimento più grande, però, resta quello di aver provato, pubblicizzando, con tanto di foto ricordo alla Fiera del Levante l’ormai famigerata “auto elettrica made in Bari” che doveva risollevare le sorti dello stabilimento di Modugno e dare un futuro ai lavoratori che adesso su Facebook scrivono “Game Over”.

Il destino dei 188 lavoratori sembra quindi segnato. Il curatore fallimentare dovrà adesso comunicare al giudice la mancanza di proposte per rilevare Tua Industries con annesse garanzie bancarie e progetto industriale: dopo una decina di giorni arriverà la conferma definitiva del fallimento.