Lavoratori somministrati Arif, la situazione non si sblocca. Poco o nulla hanno ottenuto finora nonostante le proteste ormai ripetute e soprattutto la costante richiesta di dialogo costruttivo. L’obiettivo, sempre quello, è il raggiungimento delle agognate 156 giornate lavorative a stagione, per garantirsi e garantire alle famiglie una sopravvivenza dignitosa.

Dunque, il 9 marzo manifesteranno in via Capruzzi, davanti alla sede del Consiglio regionale, con un sit-in per “sensibilizzare il Governatore, la stessa Giunta Regionale della Puglia, la Direzione dell’Arif Puglia, le forze politiche tutte, la cittadinanza, a ricordare come sia oggi la nostra condizione lavorativa altamente precaria di somministrati” scrivono nell’invito a partecipare indirizzato a Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uil Temp.

“Siamo 290 interinali di tutte le provincie della Puglia – sottolineano – che soffrono da anni una situazione non più sostenibile sia sociale che soprattutto lavorativa. Noi, uniti nel movimento, continuiamo ad essere convinti di poter essere ascoltati, perché le politiche di dialogo e di collaborazione tra voi e la Direzione Arif Puglia, ci hanno condotti fino a questo punto e continuiamo ad essere certi che questa sia la strada giusta”.

“Vi abbiamo invitato al nostro sit-in – aggiungono – perché con voi vogliamo ribadire che il nostro non si configura come un movimento che guarda solo il “proprio orticello” ma bensì le proposte che noi avanziamo sarebbero di giovamento a tutta la platea Arif Puglia sotto tutti i termini economici/organizzativi/lavorativi. Noi siamo per l’unione e la solidarietà tra lavoratori e sindacati e non vogliamo assolutamente alimentare divisioni come qualcuno vuole far credere”.

“Proprio per questo – proseguono – ci aspettiamo che anche voi portiate avanti le nostre proposte e vi facciate carico della necessità di risolvere il nostro penoso problema. Per questo vi chiediamo, con questo invito, di unirvi a noi in merito alle questioni che ci riguardano maggiormente, in primis la questione piattaforma con le 156 giornate”.

“Confidiamo davvero nella vostra presenza ai sit- in da noi organizzato: condivisione e dialogo sono secondo il nostro punto di vista la vera base da cui ripartire per migliorare ciò che ancora manca a tutti noi: IL LAVORO. Partecipate dunque alla nostra mobilitazione – concludono – ascoltateci e fatevi portavoce delle nostre idee, se le ritenete giuste e condivisibili”.