I lavoratori somministrati dell’Arif tornano a farsi sentire. La manifestazione di dieci giorni fa davanti alla sede dell’Agenzia Regionale per le attività irrigue e forestali, ha fatto emergere in tutta chiarezza la loro difficilissima posizione. Poche giornate lavorative, insufficienti per tutti i compiti che sono chiamati a svolgere e a raggiungere un livello decente di paga, al di sotto dei limiti di sopravvivenza.

A peggiorare l’umore, diciamo così, anche la contestata assunzione, da politica e sindacati di certi privilegiati e la mancanza di dialogo con le istituzioni e la politica, come nel caso di una piattaforma già presentata dagli stessi lavoratori e non ancora opportunamente discussa, nonostante, a detta gli interinali, permetterebbe di risolvere la loro situazione con notevole risparmio per le casse della Regione. Per questo, in una lunga nota, hanno proclamato una giornata di protesta davanti alla Presidenza della Regione il 27 febbraio. Di seguito il testo integrale diffuso dagli interinali.

Alla luce dei fatti susseguitisi nei scorsi mesi tra le maestranze sopracitate, i sindacati, politici e ARIF Puglia rimane da ribadire che vige ancora un scarsa cura della dignità del lavoro.

È arrivato il momento di dare decenza e decoro ad un comparto di lavoratori somministrati – ritenuto dalla Direzione Arif Puglia di “utilità indispensabile lavorativa” – che purtroppo da anni e da sempre non incontra mai, se non per un non coprente limitato e ridicolo periodo, tutte le volte inferiore (in media 40-60 giornate) al periodo standard di AIB (Anti Incendio Boschivo dal 15 Giugno al 15 Settembre (in media 78 giornate), l’attenzione della politica e delle istituzioni.

È bene ricordare che l’Arif (Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali della Puglia) è tra le più grandi società pubbliche della Regione Puglia cui spettano i compiti fondamentali come la salvaguardia del solo ed enorme patrimonio boschivo regionale (circa 180.000 ettari) e la gestione irrigua a sostegno dell’agricoltura e quant’altro con una
imponente rete idrica (circa 2500 km).

Ci chiediamo, se la mission dell’Arif è l’impegno a difendere il suolo, alla verifica e manutenzione del territorio idrogeologico, alla gestione e salvaguardia del patrimonio forestale, al rimboschimento, alla diffusione e conservazione della biodiversità, alla prevenzione incendi, al post-incendi, alla salvaguardia e del risanamento delle acque, alla gestione ed esercizio degli impianti di irrigazione, al ripristino di numerose condotte idriche, ad un sistema che soddisfi le esigenze collettive e quant’altro:

Perché la Direzione Generale dell’ARIF Puglia essendo la struttura deputata alla definizione, al coordinamento e all’attuazione degli indirizzi programmatici regionali, essendo il punto di costante raccordo Arif con la Giunta regionale, essendo il preposto a richiedere in primis eventuali ed urgenti variazioni di bilancio per il fabbisogno atto al mantenimento e
realizzazione della mission, ancora oggi non ha attivato urgentemente un incontro con la Presidenza e Consiglio Regionale visto che a suo dire “farò di tutto per prolungare il periodo dell’attività antincendio e irrigua?”

Perché pur sapendo che, oltre ai vari progetti ufficiali presentati da tempo e non ancora deliberati ci sono da tempo richieste urgentissime di vera emergenza lavorativa, sia in termini economici, organizzativi che in termini soprattutto di carenza maestranze dai vari uffici preposti Arif su tutto il territorio regionale atti alla prevenzione, salvaguardia e gestione boschiva e irrigua, non vengono presi ancora in seria considerazione?

A questo, si notino in quale vera spaventosa decadenza sono ridotti sia i boschi integri (sterpaglia, sottobosco, fasce antincendio, limiti, muretti, etc.) sia quelli post incendio (da anni veri e propri cimiteri viventi) come anche la maggior parte delle condotte irrigue rotte da anni e mai riparate, saracinesche saltate, pozzetti interrati di fango, sterpaglie e così via. Finanche le enormi difficoltà che si incontrano nella gestione e nell’operatività durante la piena campagna AIB (alcuni mezzi di trasporto obsoleti carenti di attrezzature di primo intervento, centri radio senza giusta adeguatezza, mezzi di ricezione per vedette, postazioni di vedetta create “zingarescamente” etc.etc.

Perché la piattaforma elaborata dalle forze sindacali Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp presentata in tempo debito sia alla Direzione Generale Arif che al Presidente della Regione Puglia e all’Assessore all’Agricoltura ove, visti i punti salienti nonché l’analisi dettagliata dei fatti e del perché dare improcrastinabilmente una continuità occupazionale ai 290 somministrati Arif con almeno 156 giornate lavorative, stenta ancora una volta ad essere presa in seria considerazione?

Perché noi interinali, abbiamo proposto alla Direzione generale di essere assunti non più come somministrati ma bensì come personale a tempo determinato per almeno 156 giornate a partire dal 15 Aprile al 20 Ottobre?

Perché dopo tanti anni di sacrifici e di attesa ci sentiamo parte integrante della stessa e siamo convinti che in questo periodo lavorativo con le forze già esistenti nel nucleo Arif, con l’apporto indispensabile di 290 nuove forze di lavoro già verificate e consolidate nonché vanto della Direzione, (in passato in alcune interviste, la stessa Direzione le ha più volte menzionate positivamente) e ad eventuali altre pochissime unità da inserire per l’enorme mole di lavoro da svolgere che, con la loro abnegazione, professionalità e serietà potranno iniziare nei tempi e metodi dovuti all’essenziale attuazione di:
– Prevenzione anti incendio dal 15 Aprile al 14 Giugno;
– Anti incendio dal 15 Giugno al 15 Settembre;
– Post- incendio dal 16 Settembre al 20 Ottobre;

Come somministrati all’Arif non vogliamo né il dispiacere, né il contentino ma chiediamo alla Direzione Generale Arif, al Governatore della Regione Puglia, agli Assessori e a tutta la Giunta Regionale un diritto costituzionale: IL LAVORO!

Pertanto si richiede di voler procedere urgentemente alla verifica ed eventuale variazione
di bilancio 2018 per l’attuazione delle improrogabili 156 giornate. Il 27 febbraio 2018 alle 9.30 presso la Presidenza della Regione Puglia 290 lavoratori irrigui e forestali chiedono 156 giornate. Per poter vivere, anzi dignitosamente…sopravvivere!