È andata in scena ieri un’altra puntata della “campagna acquisti” Emiliano. Simeone di Cagno Abbrescia e Massimo Cassano rappresentano il passato, mentre Rocco Palese e Stefano Lacatena il presente. E chissà fino a dove arriverà la pesca a destra del Presidente di Regione – di “sinistra”. Tutto lecito, tutto ammissibile; però, non era lui quello ad aver fondato, a dicembre scorso, la “Coalizione per la Puglia e per l’Italia fatta da PD, 5 Stelle e liste civiche”? E poi, proprio non c’era tra le file della coalizione vincente in Puglia un assessore alla Sanità di centrosinistra o grillino? Sappiamo, infatti, delle dimissioni di Lopalco da quella carica, ora affidata all’ex Forza Italia Rocco Palese. E sappiamo, inoltre, che il primo ieri ha vuotato il sacco: “Ho lasciato la mia posizione di assessore perché non me la sentivo di accettare scelte mosse da un atteggiamento populista. Ora lascio il gruppo Con, perché non riesco davvero, neanche con la più grande buona volontà, ad accettare il trasformismo come una regola di governo. Se nello stesso schieramento siedono persone che fino a ieri cantavano “Boia chi molla!” o che fino all’altro ieri avrebbero giurato sulla Bibbia che Ruby era la nipote di Mubarak, come si fa a scrivere un programma di largo respiro? Come si fa ad avere visione politica? Non posso arrendermi all’idea che la politica si riduca ad una perenne campagna elettorale, e men che meno ad una continua campagna acquisti. Purtroppo, non possono sedere nello stesso gruppo consiliare l’ex assessore alla Sanità ed uno dei consiglieri che meno di un anno fa aveva firmato la mozione di sfiducia per le sue dimissioni (ovvero il neo-entrato in Con Lacatena, Ndr)”. Non sappiamo, invece, come tutto questo non frullasse prima nel cervello di un attento studioso come Lopalco: si è accorto adesso della “politica” del Presidente?

Quella “politica” definita da Emiliano “oltre gli steccati ideologici: si basa su progetti pragmatici”. Ma allora aveva ragione Renzi, col suo candidato Ivan Scalfarotto alla Regione. Lo stesso ex Presidente del Consiglio, che oggi scrive: «Avete visto che cosa sta accadendo in Puglia? Il grande bluff di Michele Emiliano sta svelando infine il suo volto. Inciuci vergognosi, scandali messi a tacere, strani rapporti che vanno ben oltre il mondo politico. E un abbraccio solidale a tutta la comunità di Italia Viva in Puglia, massacrata ingiustamente perché non voleva votare Emiliano al grido di “porterete la destra al Governo”. No, la destra al governo in Puglia l’ha portata Emiliano». Intanto, da destra, il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani dichiara: “Se qualcuno passa dalla minoranza, come Lacatena, ad una comoda posizione di maggioranza, ebbene questa la considero una manovra di Palazzo: organizzata da un invasivo presidente di Regione e non mi pare una giornata trionfale. Ciò che conta è non è quel che accade nei Palazzi, ma quello che pensano i pugliesi”. Al momento chissà cosa si chiedono gli elettori di Emilano, con una coalizione di governo e una maggioranza in Consiglio sempre meno di sinistra.