Porte girevoli nel gruppo “Con Emiliano” a sostegno del presidente di Regione. Oggi, infatti, l’ex capogruppo di Forza Italia Stefano Lacatena passa nella civica di Emiliano, come ufficializzato nel corso di una conferenza stampa cui ha preso parte anche il governatore pugliese. “Una grande soddisfazione – ha evidenziato il presidente Emiliano – accogliere in maggioranza un elemento di spessore come l’amico Stefano. Una decisione frutto di un modo di fare e concepire la politica che, andando oltre gli steccati ideologici, si basa su progetti pragmatici”. “Un chiaro esempio – ha continuato Emiliano – di come il governo regionale sia in grado di lavorare in maniera aperta, coinvolgendo quelli che condividono la logica della pubblica amministrazione in ragione di obiettivi comuni”. “Ho deciso di condividere il mio percorso con il presidente Emiliano, perché è l’unico interlocutore politico, nella nostra Regione, che ha la capacità di valorizzare le persone e i territori”, ha dichiarato il consigliere regionale Stefano Lacatena, da oggi, 14 aprile, entrato nella lista “Con Emiliano”. «Il civismo affonda le radici in un contesto sociale notevolmente cambiato – ha sottolineato Lacatena –. Le persone non chiedono alla politica di sventolare bandiere ideologiche, ma di dare delle risposte ai problemi e ai bisogni. Emiliano interpreta questo schema, nel solco degli insegnamenti di un grande esponente della destra pugliese, Pinuccio Tatarella, che indicava nell’allargamento “oltre il Polo” la chiave per vincere e governare». «Condizione essenziale, quest’ultima – ha ribadito Lacatena –, per poter dare il proprio contributo per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Da oggi, quindi, sarò a disposizione del gruppo “Con Emiliano”, per lavorare a progetti importanti come il Piano Casa, il Piano Paesaggistico ed il Piano Energetico Ambientale, modernizzando strumenti e raggiungendo obiettivi fondamentali del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Ndr)». «Stefano sarà certamente un valore aggiunto nel gruppo “Con Emiliano”, all’interno del quale avrà modo di lavorare senza freni né restrizioni – ha commentato il capogruppo Giuseppe Tupputi –. Sono sicuro che Con non si allarghi solo dal punto di vista numerico, ma aggiunga ulteriore qualità».

Per il consigliere Alessandro Leoci: “Il gruppo Con cresce e lo fa con persone di spessore umano e professionale. Il suo ingresso segna la continua espansione di un gruppo civico, che si apre alle persone valutandone il profilo umano e tecnico. Lacatena è infatti un consigliere regionale nonché consigliere comunale di una importante città quale Monopoli, un consigliere che conosce i territori ed è vicino ai cittadini. Il suo spirito collaborativo è noto, così come la sua preparazione sulle tematiche urbanistiche e non solo”.

Opposto il comportamento dell’ex assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco, il quale annuncia le dimissioni dal gruppo “Con Emiliano”, per transitare al Gruppo misto. «Parafrasando Woody Allen: “La politica è una cosa sporca, ma solo se fatta bene”. Potrebbe essere la triste verità, ma non riesco a farmene capace. Rischio ancora una volta di essere tacciato di ingenuità. Ho lasciato la mia posizione di assessore, perché non me la sentivo di accettare scelte mosse da un atteggiamento populista. Ora lascio il gruppo Con, perché non riesco davvero, neanche con la più grande buona volontà, ad accettare il trasformismo come una regola di governo. Populismo e trasformismo sono i mali della politica italiana che hanno allontanato sempre di più i cittadini dalla politica, minando le basi stesse della nostra democrazia. Capisco che il consenso sia importante per governare. Ma il consenso deve scaturire da azioni di buon governo. Non da continue manovre di Palazzo. La chiamano politica, ma è solo una imbarazzante e spregiudicata serie di manovre finalizzate ad aumentare la base elettorale. Mentre l’azione di governo, per forza di cose, si riduce ad azioni di piccolo cabotaggio e navigazione a vista. Perché non potrebbe essere altrimenti, visto che bisogna accontentare interessi che vanno in direzione contraria. Se nello stesso schieramento siedono persone che fino a ieri cantavano “Boia chi molla!” o che fino all’altro ieri avrebbero giurato sulla Bibbia che Ruby era la nipote di Mubarak, come si fa a scrivere un programma di largo respiro? Come si fa ad avere visione politica? Non posso arrendermi all’idea che la politica si riduca ad una perenne campagna elettorale, e men che meno ad una continua campagna acquisti. Purtroppo, non possono sedere nello stesso gruppo consiliare l’ex assessore alla Sanità ed uno dei consiglieri che meno di un anno fa aveva firmato la mozione di sfiducia per le sue dimissioni (ovvero il neo-entrato in Con Lacatena, Ndr). Avevo abbracciato l’idea del civismo come una opportunità per il cittadino di mettersi in gioco. La lista civica ha senso quando chi ha delle competenze le mette a disposizione della comunità anche al di fuori di uno schema rigido di partito. Ma le liste civiche non possono diventare il carrozzone su cui salire alla bisogna e, soprattutto, non possono esaurire il loro ruolo in quello di una spregiudicata macchina elettorale. Continuo a credere nella politica delle idee. Del consenso ottenuto con il buon governo e non con lo spostamento di pacchetti di voti».