“Ci dicevano che il bambino godeva di ottima salute e che tutto stava procedendo nel migliore dei modi con la sola raccomandazione di non esitare a raggiungere l’ospedale se si fosse verificata qualche perdita di liquido dalle parti intime o con l’approssimarsi delle prime doglie”. Così si legge nella querela dei genitori del bimbo, primo figlio, morto al nono mese di gravidanza all’ospedale Sacro Cuore di Gesù a Gallipoli per cause ancora da accertare. Ora la Procura di Lecce apre un’inchiesta per interruzione colposa di gravidanza. Secondo la querela, i genitori di Parabita si sarebbero recati in ospedale perché la futura mamma aveva forti dolori al ventre. In più, la donna sentiva vomito e nausea, mentre la pressione sarebbe risultata alta. Questo avveniva la notte dello scorso 8 marzo. La mattina successiva due medici del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale salentino avrebbero riscontrato che il feto non era più in vita a seguito di alcuni esami diagnostici. Ora sono indagati. La Procura di Lecce ha richiesto anche un’autopsia sul corpo del piccolo.