Violentate, picchiate, sfregiate, messe al bando come degli oggetti, inseguite, uccise. Violenze fisiche, verbali e psicologiche che le donne sono costrette a subire ogni giorno. Ominicchi, come diceva Sciascia, che pensano che la donna sia solo un oggetto, creato per essere posseduto e per fare ciò che si vuole e quando si vuole.

Con il lockdown, dovuto al coronavirus, il numero di femminicidi è salito vertiginosamente. Ma nel giorno contro la violenza sulle donne non bisogna puntare l’attenzione solo sulla violenza fisica.

Ci sono donne che vengono insultate sul web per il loro peso e ragazze che vengono messe alla gogna a causa di ex fidanzati che violano la loro privacy facendo circolare foto hot scattate in una intimità che è stata completamente scavalcata.

Dopo il caso della maestra licenziata dall’asilo perché l’ex fidanzato ha inviato sul gruppo del calcetto un video hot, anche in Puglia è emerso un caso di revenge porn. Si tratta di un uomo di Salice Salentino che, per vendetta verso la donna che aveva deciso di troncare la loro relazione, ha pensato bene di inviare a parenti, amici e conoscenti, alcune foto e video dei loro incontri intimi. Ma non solo. Il 35enne ha anche affisso nel comune brindisino dei manifesti in cui la ex veniva ritratta in atteggiamenti intimi e senza veli.

Fortunatamente, nonostante l’uomo avesse utilizzato profili falsi per non rendere nota la sua vera identità, i poliziotti della Questura di Brindisi sono riusciti a identificarlo e gli hanno notificato una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. L’uomo è accusato di atti persecutori, revenge porn e sostituzione di persona.

Ciò che più deve far pensare è che molto spesso gli insulti arrivano proprio dal mondo femminile. Nella giornata contro la violenza sulle donne, non bisogna solo ricordare le tante donne strappate alla vita da un marito o compagno geloso e possessivo, ma bisogna soprattutto comprendere che il diritto alla parola non dà alcun titolo per mettere alla gogna qualsiasi persona.