In vista della Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, gli studenti di Bari hanno organizzato una manifestazione partita da piazza Cesare Battisti, nel cuore della città e di fronte all’Università Aldo Moro. L’evento, promosso da Zona Franka, Link Bari e Unione degli studenti Bari, ha l’obiettivo di “fare rumore contro il sistema patriarcale che opprime le nostre vite, che non ci permette di auto determinarci e di scegliere liberamente sui nostri corpi”, spiegano gli organizzatori.

Il corteo, che ha preso il via proprio dalla piazza dell’ateneo barese, vuole commemorare Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio, e richiamare l’attenzione sul problema dei femminicidi in Italia. Gli studenti sottolineano che tali tragedie non sono fenomeni isolati, ma risultano dalla persistenza di una educazione e cultura patriarcale e violenta che continua a riprodursi.

Noemi Sassanelli, esponente di Link Bari, evidenzia l’urgenza di misure di contrasto alla violenza e alla cultura patriarcale, sottolineando l’importanza di promuovere un cambiamento culturale attraverso l’educazione nelle istituzioni formative.

Samuele Gallozzi, rappresentante dell’Unione degli Studenti Bari, sottolinea che la violenza fisica è solo la punta dell’iceberg di un sistema culturale e sociale che opprime e limita la libertà delle donne. Gli studenti hanno lanciato un appello a portare in piazza il “panuelo rosa” contro la violenza patriarcale e qualunque oggetto possa fare rumore.

L’iniziativa ha ricevuto l’adesione di diverse organizzazioni, tra cui Cgil Bari, Anpi Bari, Arci Bari, Libera Bari, Cav Paola Labriola e Arcigay Bari, dimostrando il sostegno diffuso per combattere la violenza di genere e promuovere la consapevolezza sociale.