A qualcuno il termine polveriera abbinato alla gestione della STP proprio non va giù, ma è quello che meglio descrive quanto sta accadendo nella Scietà Trasporti Provinciale. Si tratta dell’azienda dove il lavoro interinale vale più dei servizi offerti, calcolando che i dipendenti somministrati rappresentano il 25 per cento dei 250 totali, molti dei quali sono amministrativi, e che gli autobus hanno una media di poco inferiore ai 17 anni.

Una delle questioni più assurde, con uno sviluppo incredibile, è quella relativa alla figura del direttore d’esercizio. Vi avevamo raccontato come, per un certo periodo, ce ne fossero ben due: Mauro Piazza e Sergio Bocchetti. Il primo vinse un concorso, che fu annullato perché l’ingegnere di Parma non era gradito alla dirigenza aziendale. Fece ricorso e dopo l’insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione ha firmato una conciliazione davanti al Giudice del Lavoro del Tribunale di Bari che ne sancisce il reintegro.

Per un breve periodo Piazza dovette condividere il posto con Sergio Bocchetti. Quest’ultimo vinse il concorso successivo, messo in piedi nel frattempo che si risolvesse l’affaire Piazza. Abbiamo interpellato Bocchetti per sapere il motivo per cui non abbia ancora restituito l’auto aziendale e la scheda carburante, che continua ad utilizzare, essendo il suo contratto scaduto il 31 ottobre scorso. La Risposta? “Il direttore d’esercizio sono io per via del Dpr 753 e della determina regionale del 2016”. Risposta ineccepibile se non avessimo sentito subito dopo anche il presidente della STP, Francesco Paolo Fortunato.

“Bocchetti è sì vincitore di un concorso – spiega Fortunato -, ma formalmente non è mai stato nominato dal Consiglio di amministrazione. Detto questo, nel bando di gara sottoscritto c’era una clausola in cui era stabilito come in qualsiasi momento l’azienda avrebbe potuto interrompere il rapporto di lavoro, comunque a termine fino al 31 ottobre, qualora fosse sopraggiunto il diritto di terzi, come nel caso del reintegro di Piazza, ovvero fosse venuta meno la necessità stessa del bando di gara”.

Il 30 novembre Piazza è stato reintegrato nel posto di lavoro senza soluzione di continuità, integrando quindi due delle ipotesi previste nell’art. 5 dell’avviso pubblico, evidentemente sconosciute all’ingegner Bocchetti al momento della partecipazione alla selezione. Secondo quanto siamo riusciti a sapere, l’azienda avrebbe inviato a Bocchetti due raccomandate, respinte dal destinatario e una mail-pec. Il rapporto di lavoro con Bocchetti, sarebbe giunto al capolinea lo scorso 31 ottobre, di conseguenza non si capisce come mai continui ad utilizzare il benefit spettante al direttore d’esercizio, che ha diritto all’auto aziendale e alla scheda carburante pagata coi soldi dei contribuenti.