“Revocate in tempi stretti la delibera numero 1030 del 14 luglio 2016 o provvederemo a sporgere querela. Apulia Gss onlus non è un’iscritto al Consorzio Italia e neppure lo è mai stato, come al contrario scritto nella delibera in oggetto. Nostra iscritta, invece, è l’Apulia Soccorso, come precisamente riportato nella deliberazione della Asl BT presa come titolo di paragone”.

La precisazione è dell’ufficio legale del Consorzio, lo studio Baroni di Milano. È il primo, clamoroso colpo di scena nella vicenda della fornitura di medici che Apulia Gss onlus ha assicurato al Policlinico per il servizio di telecardiologia. Gli avvocati stanno inviando una lettera di diffida tramite posta elettronica certificata al direttore generale del Policlinico di Bari, Vitangelo Dattoli.

Al centro delle ire del Consorzio Italia la delibera numero 1030 del 14 luglio scorso (qui tutti i documenti), quella che proroga con un affidamento diretto di 183mila euro, dopo un primo affidamento di 40mila euro per gli ultimi mesi del 2015, la fornitura dei medici per la telecardiologia all’Apulia Gss onlus. “Stiamo approfondendo tutte le carte per comprendere cosa sia successo – aggiungono i legali – nel frattempo diffidiamo ulteriormente l’Azienda Policlinico a utilizzare il nome del Consorzio Italia abbinato all’Apulia Gss onlus. La delibera deve essere revocata. In caso contrario faremo tutto il necessario per difendere la reputazione e l’immagine del Consorzio”.

I FATTI – … A pagina 2, sesto capoverso della delibera del Policlinico, Dattoli mette nero su bianco che: “… infatti si è potuto rilevare, che a seguito di una indagine conoscitiva svolta successivamente, che la ASL BT al fine di soddisfare un’analoga situazione d’emergenza, in data 28.12.2015 ha avviato una procedura di gara mediante piattaforma regionale EMPULIA e all’apertura telematica della documentazione amministrativa avvenuta in data 7.01.2016 ha potuto accertare la partecipazione di un’unica ditta e precisamente del Consorzio Italia, che ha concorso per la Cooperativa Onlus Apulia GSS”. La descrizione degli atti di gara viene riportata sulla deliberazone della Asl BT, numero 215 dell’8 febbraio 2016. Non ci si può sbagliare.

Se a scrivere fosse stato un normale impiegato probabilmente sarebbe già stato licenziato, ma lei è il direttore generale. La faccenda è diversa.

Per il beneficio suo, del presidente Emiliano, del direttore Gorgoni, degli organi inquirenti, di tutti gli operatori del 118 e dei cittadini pugliesi, alleghiamo la delibera originale della Asl BT, proprio quella citata dal Policlinico 14 luglio scorso (allegato 3). Sa cosa c’è scritto in quella deliberazione del collega della Bat, dottor Dattoli? Precisamente alla seconda delle cinque pagine, secondo capoverso:  “… omissis … “il 28.12.2015, mediante piattaforma regionale EMPULIA, è stata avviata la procedura di gara ex art. 125 del D.lgs. n. 163/2006 fissando come termine ultimo di presentazione delle offerte il 07/01/2016, ore 12 … omissis …”. E ancora, “nel suddetto termine di scadenza ha inviato l’offerta n. 1 ditta e precisamente: Consorzio Italia, che ha dichiarato di concorrere per il consorziato Coop. Soc. APULIA SOCCORSO a.r.l. quale impresa consorziata esecutrice del servizio”.

Il collega direttore della Asl BT parlava della Apulia Soccorso, via A. Quaranta numero 2, a Bari e non dell’Apulia GSS Onlus, che risiede ad Andria, seppure appartenenti allo stesso Consorzio Italia. E questa è una distrazione che potrebbe costare cara. Noi, ciò che avevamo da dire e denunciare lo abbiamo detto e denunciato. Cosa che continueremo a fare, pubblicando altri documenti e dati particolarmente interessanti e sensibili di intervendo in sedi diverse e più opportune.