“È una grave violazione costituzionale nei confronti dei disabili che in realtà dovrebbero essere aiutati e facilitati nell’integrazione sociale”. La denuncia riguarda la decisione della Regione, in vigore da gennaio 2021, in merito all’istituzione di una gara d’appalto per la fornitura dei presidi sanitari ai disabili. Un cambio che non è avvenuto per tutte le Asl pugliesi, ma solo per Bari e Bat.

Dopo le tante proteste davanti alla sede della Regione che però non hanno portato ai risultati sperati, i disabili di Bari e Bat hanno deciso di inviare un esposto nel quale vengono contestate le nuove procedure per la fornitura dei presidi sanitari.

“Ogni presidio sanitario deve avere delle caratteristiche che devono essere diverse per ogni disabile – sottolinea l’avvocato Francesco Mongelli -. Nel mio caso ho bisogno di avere una carrozzina idonea a tutte le mie necessità, cosa che sa solo il mio fornitore di fiducia. Con la nuova disposizione, dopo che l’Asl autorizza la richiesta parte una gara d’appalto che viene affidata a qualcuno che non conosciamo, che per la maggior parte delle volte non rispetta le caratteristiche richieste”.

“È capitato a un ragazzo di Barletta che una carrozzina, oltretutto di produzione cinese, le è stata lasciata fuori dal portone e lui non ha potuto nemmeno provarla. Visto che non rispondeva alle caratteristiche richieste è stato costretto a mandarla indietro e stare senza presidio per giorni prima che arrivasse quello nuovo”.

“La cosa che ci fa rabbia è che c’è una disparità tra le Asl pugliesi. Perché i disabili di Lecce, Foggia e Taranto possono avvalersi dei loro fornitori di fiducia, mentre noi di Bari e Bat dobbiamo passare per le gare d’appalto? Tutto questo è pregiudizievole”.

Le carrozzine sono solo un esempio, ma ci sono tantissimi presidi sanitari che devono rispondere a diverse caratteristiche come il materiale e le misure. Ciò che i disabili chiedono è solo il buon senso che soprattutto in questo caso deve essere applicato dalla Regione Puglia.