Nelle prime ore di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di otto indagati, accusati di appartenere a un sodalizio criminale attivo nelle province di Bari e BAT, specializzato in reati contro il patrimonio. L’azione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari, si è concentrata nei quartieri San Paolo, San Girolamo e Santo Spirito, nonché a Sannicandro di Bari.

Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata a furti in abitazione, furti di autovetture, furti su autovetture, tentata rapina in abitazione, ricettazione, falso e violazione delle prescrizioni imposte dalla Sorveglianza Speciale. Tre di loro sono stati portati in carcere, mentre gli altri cinque sono ai domiciliari.

L’indagine, originatasi da segnalazioni nei mesi di novembre e dicembre 2020 nei comuni di Castellana Grotte e Conversano, ha rivelato che gli indagati erano esperti nell’acquisire informazioni sulle abitudini di vita e sulle disponibilità economiche delle vittime. La struttura criminale, secondo i Carabinieri, utilizzava minacce e violenza per impossessarsi di ingenti quantità di denaro e oggetti di valore conservati nelle casseforti delle abitazioni, scardinate con l’uso di fiamme ossidriche. L’uso di auto di grossa cilindrata rubate, radio ricetrasmittenti, disturbatori di frequenza, chiavi sottratte o duplicate contribuiva alla loro azione criminale.

I Carabinieri hanno scoperto che le chiavi venivano duplicate grazie al concorso di un titolare di un negozio di ferramenta a Bari, che riceveva foto delle chiavi da replicare. Inoltre, l’associazione aveva contatti con operatori di un’agenzia di pratiche automobilistiche a Triggiano (Bari), che illecitamente accedevano alla banca dati per la visura delle targhe. I titolari della ferramenta e dell’agenzia sono attualmente indagati a piede libero.

Durante i furti, gli indagati si mascheravano con parrucche da donna, cappellini, mascherine e passamontagna per rendere difficile l’identificazione, complicando ulteriormente il lavoro delle autorità. Il processo, con rito ordinario, inizierà il prossimo 3 aprile dinanzi ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Lecce.