Immaginate di trovarvi a gironzolare tra i banchi di un mercatino, pieni di cianfrusaglie e roba d’antiquariato, spesso di dubbia provenienza, e di vedere esposto in vendita un cucciolo di meticcio, sovrastato da cumoli di roba. È il tristissimo episodio accaduto a Taranto, dove gli agenti della sezione ambientale della Polizia Locale hanno rinvenuto un cagnolino, con meno di 30 giorni di vita e senza microchip, tra la merce in vendita di un rigattiere illegale. La bancarella, senza permessi e certificazione, si trovava in via Temenide, a pochi passi dal mercato rionale “Fadini”.

I poliziotti sono stati avvertiti della presunta e impropria compravendita e sono intervenuti immediatamente, spiegando a quella che sembrerebbe essere la proprietaria del cane come fosse necessario procedere con la microchippatura del cucciolo. A quel punto la donna ha preferito consegnarlo nelle mani degli agenti che, mediante l’Asl, lo hanno affidato alle cure dei volontari del canile comunale di via Galeso. Ora il cucciolotto è sano, salvo e iper coccolato, ma sempre in attesa di trovare una casa e le persone giuste, quelle pronte ad amarlo incondizionatamente come merita.

“Nei giorni scorsi abbiamo constatato, grazie alla collega Francesca Viggiano, titolare della delega all’Ambiente quanto funzioni bene la struttura veterinaria e quanto amore si possa esprimere verso questi nostri piccoli amici –  ha raccontato l’assessore alla Polizia Locale Cosimo Ciraci -. I nostri agenti, cui va il ringraziamento dell’amministrazione, hanno fatto in modo che questo cucciolo potesse trovare una dimora più comoda di un marciapiede pieno di cianfrusaglie e, magari, anche una nuova famiglia”.