Sottoposto la notte scorsa ad intervento chirurgico, è ancora ricoverato in prognosi riservata al Policlinico di Bari il 13enne che la sera del 7 maggio è rimasto gravemente ferito nella villa comunale di Modugno a causa di un’esplosione di un petardo.

La dinamica della tragica vicenda è stata ricostruita grazie al racconto degli adolescenti coetanei del ragazzo presenti sul luogo dell’esplosione: il ragazzo, che con la comitiva si sarebbe introdotto in una casa disabitata, avrebbe trovato nel cortile esterno incustodito un grosso ordigno artigianale, delle dimensioni di una mano, e una volta giunto nella zona dell’anfiteatro della villa comunale avrebbe l’avrebbe fatto esplodere con un accendino.

Il ragazzo ferito, dopo essersi rifugiato prima all’interno di una pizzeria, all’arrivo dei soccorsi è stato portato in codice rosso in ospedale.

Gli investigatori sono al lavoro per decretare la provenienza dell’ordigno, la cui esplosione ha comportato per il 13enne l’amputazione di mano e parte del braccio, oltre che lesioni interne alla parte addominale e toracica.