Jessica “si è trovata lì nel momento sbagliato”, ha affermato Taulant Malaj durante l’interrogatorio con il pm. Malaj, panettiere di origine albanese di 45 anni, è in carcere, accusato dell’omicidio della figlia oltre che di Massimo De Santis, 51 anni, presunto amante della moglie.

Fermato dopo il duplice delitto, Malaj ha parlato dei suoi difficili rapporti coniugali. L’uomo credeva che la moglie si vedesse di nascosto con De Santis, da più di un anno, li spiava e addirittura sono state trovate anche delle video registrazioni.

Tefta, la madre della ragazza, si trova al momento al Policlinico di Foggia, nel reparto di Chirurgia generale, e ha chiesto di vedere i suoi figli. Il piccolo è con la zia, dopo essere stato risparmiato dalla furia omicida del padre, Jessica, invece, colpita a morte a coltellate, è all’obitorio in attesa dell’autopsia in programma domani 11 maggio.

La donna ha confermato come Jessica le abbia fatto da scudo durante la lite e, nonostante il dolore per la perdita della sua primogenita, è grata del fatto che il suo fratellino di 5 anni sia stato risparmiato dal padre, ora desidera solo vederlo. In merito alla richiesta della donna, il direttore generale del Policlinico di Foggia Giuseppe Pasqualone ha affermato: “Dobbiamo valutare le sue condizioni di salute dato che fino a lunedì era sedata, mentre ora ha iniziato a prendere conoscenza. I medici e gli psicologi che l’assistono dicono le farebbe bene rivedere il bambino”.

Tefta ha un polmone bucato ma dall’ospedale sono fiduciosi, le sue condizioni generali sono buone, ma la prognosi resta ancora riservata. “Sono viva solo perché mio marito mi credeva morta, quando è uscito di casa ho telefonato al 118”, afferma la donna, ancora sconvolta, raccontando che negli ultimi tempi le liti si erano fatte più insistenti, anche se non vi erano avvisaglie di un tale epilogo.