Il Pubblico Ministero Roberta Moramarco ha firmato l’avviso per la conclusione delle indagini preliminari nei confronti di un 60enne di Andria e di un 47enne di Barletta, rispettivamente datore di lavoro e responsabile del servizio di prevenzione dei rischi della “Agrinatura Società Agricola Srl”, in Contrada Sant’Agostino, entrambi accusati di omicidio colposo. La notizia è stata riportata da La Gazzetta del Mezzogiorno. I due sono chiamati al banco degli imputati per rispondere della morte dell’operaio andriese Nunzio Cognetti, deceduto il 7 ottobre 2021 dopo essere stato risucchiato da una macchina miscelatrice per la produzione di pesto.

La vicenda

Secondo le ricostruzioni, il 30enne sarebbe stato risucchiato da un braccio, e trascinato all’interno della vasca, nel tentativo di recuperare il sacco da 20 chili che gli era accidentalmente caduto all’interno del macchinario durante la procedura di produzione. Da quella posizione sarebbe quindi stato impossibile per l’uomo premere il pulsante d’arresto d’emergenza, posto alle spalle della macchina.

Inoltre, dalle indagini sarebbe emerso come Cognetti fosse stato assunto, non come operaio specializzato, ma come bracciante agricolo presso l’azienda, che secondo quanto contestato dalla pubblica accusa, non avrebbe formato e informato il dipendente rispetto al ruolo che stava svolgendo al momento dell’incidente.

Gli avvocati Giuseppe Mansi e Antonio Guantario rappresentano le parti civili; mentre a difendere i due indagati, gli avvocati Antonio Gaudio, Francesco Montingelli, Ruggero Sfrecola e Mario Malcangi, che in questi giorni potranno dimostrare come i loro abbiano agito correttamente, presentando le memorie difensive.