Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi, viene prelevato dai carabinieri per essere condotto in carcere, Avetrana (Taranto), 21 febbraio 2017. Per l'uomo oggi è diventata definitiva la condanna a otto anni di reclusione per concorso in occultamento di cadavere della quindicenne. ANSA/RENATO INGENITO

Non ci siamo dimenticati del caso “Scazzi”, Michele Misseri fu condannato all’ergastolo insieme alla figlia Sabrina e la moglie Cosima Serrano per l’omicidio della nipote Sarah, la 15enne di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010. Misseri è detenuto nel carcere di Lecce.

Il ricorso fatto dal suo avvocato Luca La Tanza, che si è legato al decreto “svuota carceri”, è stato accolto il 22 febbraio scorso dal magistrato di sorveglianza di Lecce Stefano Sernia.

Il 68enne contadino di Avetrana è stato condannato in via definitiva a “8 anni di reclusione per la soppressione del cadavere della nipote Sarah Scazzi”, ha ottenuto uno sconto della pena di 41 giorni in virtù del decreto “svuota carceri”.

Nel comunicato si legge che le motivazioni alla base di questa decisione e seguente provvedimento sono legate alle precarie condizioni di vita del detenuto nel carcere salentino (3 metri quadrati, non ci sono né la doccia né acqua calda). L’uomo concluderà di scontare la sua pena nella primavera del 2024.