All’alba di oggi, un’operazione congiunta condotta dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Lecce e dal Nucleo Speciale per la Tutela delle Entrate e le Frodi Fiscali di Roma ha portato all’arresto di 13 individui, con quattro di loro destinati alla detenzione in carcere e gli altri nove agli arresti domiciliari. Le accuse riguardano una presunta rete di riciclaggio, autoriciclaggio e frode nella percezione di erogazioni pubbliche, connessa all’utilizzo dei fondi statali del cosiddetto “bonus facciata” nel Salento.

Il gruppo, composto da 81 indagati in totale, è stato scoperto grazie a un’indagine avviata nel 2022 dopo segnalazioni provenienti dalle autorità lituane, che hanno notato flussi di denaro sospetti provenienti dal Salento. L’indagine, denominata “EasyBonus”, ha rivelato un intricato giro di affari illeciti che coinvolgeva almeno 20 milioni di euro.

I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Marcello Rizzo, su richiesta della procuratrice Simona Rizzo. Tra i destinatari delle misure cautelari troviamo Andrea D’Ospina, Massimo Giannelli, Alessio Greco, Donato Lezzi, Giacinto Maffei, Andrea Marotta, Marcello Giorgio Monsellato, Orazio Preite, Michele Romano, Luigi Rossetti, Monica Sansò, Celestino Andrea Scarlino, Michele Scognamiglio e Antonio Talema.

Inoltre, sono stati eseguiti sequestri preventivi per un valore complessivo di 3,8 milioni di euro. Durante una conferenza stampa tenutasi contemporaneamente a Lecce e Napoli, il procuratore facente funzioni Guglielmo Cataldi ha sottolineato la portata significativa di questa operazione e l’importanza di contrastare il riciclaggio e la frode a danno delle erogazioni pubbliche.