Ieri mattina, 16 gennaio, i Carabinieri di Altamura hanno arrestato in flagranza di reato due 34enni originari del posto per detenzione illegale di armi e munizioni e per ricettazione. I giovani, censurati, sono stati trovati in possesso di 5 armi comuni da sparo, di cui 4 pistole e un fucile, nonché di ulteriori 5 armi a salve e giocattolo senza tappo rosso, passamontagna, 2 autovetture di grossa cilindrata oggetto di furto e casacche del tipo in uso alle forze di polizia. L’arresto è avvenuto nell’ambito di servizi finalizzati al controllo del territorio e alla prevenzione dei reati predatori.
I militari, insospettiti da alcuni rumori provenienti da un garage seminterrato di una palazzina, hanno effettuato un prolungato servizio di osservazione dal quale è stato possibile accertare che i due erano in possesso di due auto rubate e che il box auto seminterrato era colmo di oggetti di ogni genere e tipo. Appurato ciò, il personale operante ha provveduto a bloccare i due giovani e, con l’ausilio di altri carabinieri chiamati in rinforzo, ha effettuato una dettagliata perquisizione degli ambienti, riscontrando che tra il copioso materiale presente, oltre alle due auto di grossa cilindrata rubate ad Altamura nel mese di dicembre, vi erano occultate anche armi e munizioni.
Le ulteriori verifiche poste in essere sul contenuto del box hanno consentito di individuare numeroso materiale di svariato genere risultato oggetto di furti in appartamenti e locali commerciali della Città, consumati dal mese di agosto 2022 fino alla notte prima dell’arresto. Detto materiale, a seguito di ricognizione effettuata sul posto da parte dei legittimi proprietari, è stato in molti casi riconosciuto e riconsegnato agli aventi diritto, consentendo agli operatori di ricondurre la refurtiva, rinvenuta e immediatamente restituita, ad almeno 20 furti consumati sul territorio. I due giovani, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del successivo giudizio, sono stati associati al carcere di Bari, a disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo che ha chiesto la convalida dell’arresto. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e l’arresto attende l’eventuale convalida del GIP presso il Tribunale di Bari, dopo l’interrogatorio e confronto con la difesa.