Il computer di Antonio De Marco, lo studente di Casarano condannato all’ergastolo per aver ucciso a sangue freddo due anni fa i fidanzati Daniele De Santis e Eleonora Manta, non nascondeva solo frasi deliranti e pensieri di vendetta nei confronti della coppia, ma anche una cartella contenente immagini di atti sessuali su minori. Il 22enne è stato condannato a 4 mesi per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico, pena ottenuta mediante patteggiamento dai suoi avvocati Giovanni Bellisario e Andrea Starace e concordata dinanzi al Gup Laura Liguori. I Carabinieri dei Ris hanno letteralmente vivisezionato in questi anni tutti i dispositivi tecnologici appartenenti all’ex studente di Scienze Infermieristiche. Secondo il Pm Maria Consolata Moschettini si tratta di un “quantitativo minimo, ma sufficiente per contestare anche la divulgazione”, in quanto De Marco avrebbe inoltrato una foto molto chiara ad una sua amica con cui parlava via chat nel periodo in cui stava premeditando il duplice omicidio.

Intanto il 15 dicembre partirà il secondo grado di giudizio davanti ai giudici della Corte d’Appello di Assise, in cui i legali di De Marco proporranno una perizia psichiatrica sull’assistito per fare in modo che quest’ultimo ottenga il riconoscimento dell’infermità mentale. Una richiesta che si avvale dell’ultima consulenza psichiatrica che ha fatto emergere nell’accusato una grave condizione psicopatologica dello spettro autistico.