Confermata nel giudizio d’appello la responsabilità dei tre imputati per l’omicidio del 24enne Girolamo Perrone, morto il giorno dopo le nozze in un incidente stradale architettato dai parenti per intascare i soldi dell’assicurazione. Ieri, 15 giugno, in udienza per la prima volta la suocera, il fratello della donna e un terzo uomo coinvolto hanno confessato il delitto. La Corte di Assise di Appello di Bari ha ridotto da 30 anni a 18 anni di reclusione la condanna inflitta. I tre imputati sono stati ritenuti responsabili dei reati di omicidio volontario premeditato e truffa assicurativa. La vicenda risale al 5 ottobre 2016 quando, sulla provinciale Adelfia-Cassano delle Murge il 24enne fu travolto da un’auto. I carabinieri trovarono sul posto un uomo, conducente della Fiat Punto che lo aveva investito, il quale riferì che non era riuscito a evitare il ragazzo che improvvisamente aveva attraversato la strada. La vittima morì dopo alcuni giorni, a causa delle gravi ferite riportate. Ma i successivi accertamenti, supportati da intercettazioni telefoniche, ambientali e dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di fare luce sulla realtà di quanto accaduto: ad architettare il finto incidente sarebbero stati un pregiudicato con precedenti specifici per truffe e la suocera di Perrone. Gli imputati furono arrestati nel gennaio 2018 e sono tuttora detenuti.
Omicidio Perrone, 24enne ucciso in finto incidente per intascare assicurazione: condanne ridotte da 30 a 18 anni
Ieri, 15 giugno, in udienza per la prima volta la suocera, il fratello della donna e un terzo uomo coinvolto hanno confessato il delitto