Adil Belakhidm, operaio 37enne morto il 18 giugno, era stato investito da un camion davanti all’entrata della Lidl di Biandrate, nella zona del Novarese.

Originario del Marocco, Adil era arrivato in Italia e aveva conosciuto la sua futura moglie, Lucia, pugliese di Molfetta, all’Università di Milano. L’aveva sposata e aveva avuto con lei 2 figli, di 4 e 6 anni. La donna, al momento dell’incidente, si trovava proprio in Marocco, a casa dei suoceri, insieme ai figli e ha saputo della morte del marito come chiunque altro, dalle notizie in rete, senza nessun messaggio ufficiale.

“È stato con mio marito e me fino a ieri sera tardi. Rideva, era felice. Per me era come un fratello.” – Parla Atika, collega sindacalista che lo ha visto morire investito da quel camion.

“Ricordo molto bene la storia dell’incontro tra lui e la moglie, che non lavorava. È una storia bellissima – racconta Luisa Salvatori, sindaca di Vizzolo Predabissi, il paese in provincia di Milano dove la coppia risiedeva -. Lei pugliese, lui marocchino, lei cattolica e lui musulmano, si sono incontrati in università e si sono innamorati. Lei, nonostante il parere contrario della famiglia d’origine, si convertì all’Islam. Ora non sono ancora riuscita a sentirla. So che per il lockdown aveva in mente di andare in Marocco dai suoceri per farsi aiutare con i figli. Di certo non vogliamo dimenticare Adil”.

Fulvio Di Giorgio, suo amico sindacalista lo ricorda così: “Aveva iniziato l’impegno sindacale nel 2013, da quando lui stesso si era sentito sfruttato lui stesso al lavoro e aveva capito che doveva fare qualcosa non solo per sé stesso, anche per tutti gli altri. Era nato così il suo impegno nel Si Cobas. Non potrò mai dimenticare la passione con cui lavorava per cercare di difendere gli altri. A soli 37 anni aveva combattuto tante battaglie, sempre con la stessa tenacia. Non si arrendeva nemmeno di fronte alle sfide più grandi. Per noi sarà sempre un faro”.

Giovedì 17, alla vigilia dello sciopero nazionale, il sindacalista ucciso aveva mandato una nota audio ai compagni per organizzare la giornata successiva: “Ciao ragazzi, domani ci sarà lo sciopero in tutta Italia. Come Si Cobas non andiamo a lavorare, ma andiamo a scioperare dove c’è bisogno. Abbiamo deciso, con il coordinamento di Novara, che domani faremo la Lidl di Biandrate. Quindi domani mattina presto saremo tutti lì davanti per fare il picchetto. Vi invito a partecipare, così imparate come funziona, e comunque domani sera, verso mezzanotte, ci sarà il pullman per Roma, perché abbiamo deciso di andare anche alla manifestazione a Roma. Chi vuole può partecipare, e vi invito anche a partecipare, perché veramente imparate tante cose dall’organizzazione. Grazie, ragazzi, buona giornata e buon lavoro”.