Circa 200 persone ieri sono scese in piazza per protestare mentre il ministro Di Maio e il sindaco di Bari, Antonio Decaro, accoglievano le delegazioni del G20 al Castello Svevo.

“Contro ogni repressione, contro l’imperialismo e per l’autodeterminazione dei popoli”, era lo slogan che ha accompagnato i manifestanti.

Il corteo, organizzato da alcune associazioni cittadine, è partito alle 18 da Piazza Umberto ed è terminato sul lungomare dove è stato allestito un percorso enogastronomico di prodotti tipici pugliesi.

“Sono gli stessi Paesi che affamano il Sud del mondo, che inquinano di più, consumano la maggior parte delle risorse del pianeta e costringono i cittadini ad emigrare”, è l’accusa rivolta dagli organizzatori della manifestazione ai Paesi che si riuniranno in questi giorni in Puglia e Basilicata.

“Al modello occidentale e alla visione di un mondo asservito al capitalismo noi rispondiamo con l’internazionalismo e l’autodeterminazione dei popoli. Dal Rojava al Cile del popolo Mapuche, dalla Palestina alla lotta zapatista in Messico: il sole dell’avvenire nasce dalla solidarietà dei popoli”. Inizia così il post sulla pagina Facebook “Puglia e Basilicata contro il G20”, dedicato alla manifestazione.

“A venti anni dalla morte di Carlo Giuliani a Genova il sistema statale di repressione e protezione dei grandi interessi continua a fare il suo sporco gioco, votato alla menzogna e alla pubblica gogna – si legge -. Avvisi orali, articoli giornalistici esplicitamente direzionati alla criminalizzazione preventiva: tutto questo per nascondere il controllo delle idee e dei corpi sotto il velo dell’allarmismo e dello spettro antagonista. Alle spalle della grande macchina della menzogna uno Stato che continua a essere complice delle morti di esseri umani in mare in nome di un equilibrio internazionale che ha il profumo del denaro e del tornaconto economico e politico. Alla repressione, alle menzogne, al razzismo e allo sfruttamento rispondiamo come collettività nello spazio conflittuale e critico che ci spetta”.