Salgono a tre i casi di variante indiana in Puglia. Oltre ai due annunciati nelle scorse ore, si aggiunge anche il terzo caso già identificato dal dipartimento. Tutti e tre sono residenti nel Salento ed erano rientrarti dall’India pochi giorni fa.

Gli accertamenti sono svolti dai laboratori del Policlinico di Bari e dell’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata, i due centri hub per il sequenziamento dei ceppi. A fine aprile, in Puglia, sono stati identificati anche tre ceppi di variante brasiliana, ma al momento quella predominante resta la variante inglese.

È stata, inoltre, caratterizzata una nuova variante “simil- nigeriana”, perché appartenente allo stesso clade della nigeriana, ma con più mutazioni nella proteina spike e in altre porzioni del virus, come sottolinea Maria Chironna, responsabile del laboratorio di Epidemiologia molecolare. “Il soggetto con infezione da questa variante, di nazionalità straniera, era stato ricoverato con polmonite bilaterale in un ospedale della provincia di Bari e dimesso solo da qualche giorno. Tale riscontro è rilevante in termini di sanità pubblica ed evidenzia come sia fondamentale l’attività di sequenziamento implementata dall’AOUC Policlinico al fine di supportate le attività di controllo dell’epidemia sul territorio regionale e il contact tracing”.