“I figli dei drogati da una parte, quelli dei carcerati dall’altra”, Checco Zalone docet. Questa mattina a Cellamare sembrava di essere nel film del comico pugliese, e non nella postazione organizzata dalla Asl per la somministrazione dei vaccini anti covid.

Non si sa bene per quale motivo, oggi si sono accavallati gli appuntamenti fissati per gli anziani ultra 80enni e per il personale scolastico, in più orari, compresi quelli prenotati ieri. In pratica, un delirio, con la ulteriore complicazione dovuta la fatto che il vaccino non è lo stesso per tutte le categorie, tra chi riceve quello PfizerBioNtech e chi invece AstraZeneca.

Non bastasse, a quanto pare la richiesta di locali idonei ricevuta dall’amministrazione cittadina non parlava di ambienti di servizio quali bagni o spogliatoi, né di personale preposto a vigilare, tipo gli agenti di Polizia Locale.

Risultato, per tenere sotto controllo ed aiutare a gestire la situazione è intervenuto perfino il sindaco, che ha chiamato i Carabinieri. Il tipico esempio di perfetta organizzazione all’italiana, insomma.