Abbiamo iniziato a seguire nuovamente il viaggio dell’imprenditore Mauro Messina, attraverso i suoi social, scoprendo la nuova inziativa intrapresa priprio in questi giorni in Africa, delle sue intenzioni di creare nuove infrastrutture per le popolazioni bisognose. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente in Kenya per farci raccontare quello che sta accadendo

Cosa la spinge a tornare in quei posti?
Ormai mi sono trasferito in Africa, perché qui si sta bene, perché le persone sono accoglienti, ecco c’è un modo diverso di avvicinarsi all’altro rispetto alle popolazioni,  degli Emirati Arabi per esempio o Dubai ma anche l’Italia stessa o la Spagna. Qui le persone ti accolgono per quello che sei, non si è giudicati rispetto al ceto o alla proprietà, non quello che hai ma a quello che sei, siamo tutti uguali, e poi venendo da una realtà come Dubai dove tutto è artefatto, dove i rapporti sociali sono dettati dal potere e dai soldi, dove gli incontri tra persone sono legati strettamente a motivi economici e di potere, e dove le amicizie hanno sempre un secondo fine, ecco, qui invece è tutto il contrario, regna la semplicità in tutto e per tutto ed è questo che mi piace. Vedi persone nei villaggi alla ricerca di cibo, da un pezzo di pane alla della semplice farina, oppure riso o fagioli, perché non si riesce a mangiare tutti i giorni, e malgrado la situazione sia precaria e difficile, questa popolazione continua a sorridere, sono operosi e hanno voglia di conoscenza. Malgrado la povertà sono ugualmente felici, da loro posso imparare tanto, preferisco vivere accanto a questo popolo, quindi vengo qui perché sto bene.

La sua voglia di cambiare le cose viene fuori spontaneamente dai video che abbiamo visto, qual è la situazione che ha trovato e cosa c’è da cambiare?
Il video mi ritrae in giro per una scuola, ma qui ogni giorno c’è da migliorare ogni cosa, ci sono sempre degli interventi da fare. La curiosità è che loro vivono bene anche con quel poco che hanno, lo vedo anche con le mie tre figlie, loro ora avranno accesso ad una nuova casa che ha tutti i confort, in questo momento sono nel villaggio ed è esattamente lo stesso, vivono bene anche se non hanno nulla, non aspirano al possesso materiale ma vogliono stare soltanto bene. Le situazioni precarie ci sono e vanno cambiate, quello che più mi spinge a costruire e contribuire a migliorare il loro modo di vivere è sicuramente la situazione igienica, perché prima di tutto si rischiano molte malattie, una cosa deleteria, non hanno poi i soldi per curarsi e cercare i farmaci e così via, da quel punto di vista la situazione è al limite. Ecco perché poi ho scelto la scuola, piena di bambini, portare proprio lì l’acqua, nei bagni per esempio da dove provengono le maggiori infezioni, che sono all’ordine del giorno, quindi se riusciamo a limitare i danni nelle scuole e nelle abitazioni dove si passa più tempo al giorno, sarebbe l’ideale.

I lavori partiranno presto e li seguiremo attraverso i social, ma per chi volesse in ogni caso contribuire alla costruzione di altri pozzi o altre strutture, come si potrebbe fare?
Io quando non venivo così frequentemente in Kenya mi affidavo alle Onlus e finanziavo i lavori, per poi controllare solo alla fine il risultato, ma ho capito che il vero aiuto è poter far lavorare le aziende locali che ormai sono diventate professionali e operative, quindi perché disperdere i soldi in altro quando si possono finanziare direttamente le popolazioni africane e creare nuovi posti di lavoro? Ecco perché poi ho deciso di attivarmi personalmente,  quello che porto da solo direttamente genera  tanto, ma veramente tanto, di più e come dicevo prima genera lavoro che a queste popolazioni può solo fare del bene. Sono molto contento perché questo tipo di approccio ha un effetto sicuramente molto positivo e più produttivo rispetto al passato. Se qualcuno fosse interessato a partecipare a questa campagna e contribuire alla costruzione di nuovi pozzi d’acqua, mi metto a disposizione di chiunque, potrei essere io tranquillamente il tramite con le aziende locali e potremmo realizzare veramente tanto per loro. Ci sentiamo appena partono i lavori.