foto di repertorio

Notte movimentata negli ospedali baresi quella appena trascorsa, il problema, sempre lo stesso, è che non ci sono posti letto, ormai a quanto pare nemmeno per le urgenze. Giusto ieri sera la Regione ha prorogato a tempo indeterminato il blocco dei ricoveri ordinari deciso pochi giorni fa, ma la misura evidentemente non è stata sufficiente.

La dimostrazione arriva da quanto successo la notte scorsa all’ospedale San Paolo, dove i soccorritori del 118 si sono trovati impossibilitati a sbarellare i pazienti, con le ambulanze rimaste bloccate. Dalla centrale operativa sono stati chiamati i Carabinieri.

La situazione è ormai generalizzata a tutti i nosocomi, il numero dei pazienti per cui è difficile l’accettazione cresce di minuto in minuto, l’allestimento degli ospedali covid non è cosa che si possa attuare dalla sera alla mattina.

I posti ricavati con l’apertura del reparto covid al Perinei di Altamura non sono sufficienti, almeno non quelli al momento disponibili, il Policlinico è saturo, Miulli di Acquaviva e Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo non riescono ad alleggerire la pressione a cui è sottoposto il sistema sanitario regionale. Nelle prossime ore dovrebbe essere attivato un altro ospedale covid nella Asl barese.

Ieri, al Policlinico, altro stop di un paio d’ore per un altro equipaggio del 118. Arrivato con un paziente in codice rosso, l’ambulanza ha dovuto attendere di poter sbarellare, mentre il paziente era soccorso dai medici in sala rossa. Per almeno due ore non si è trovata una barella disponibile per poter liberare il 118. Il problema dello sbarellamento, lo sappiamo, è storia antica, che con l’aggravarsi della pandemia da coronavirus è ulteriormente peggiorato.