Alla vigilia delle elezioni amministrative di Valenzano, Antonio Lomoro, Lucia Partipilo, Teodoro Cavallo, Michele De Vivo, Giovanni Giuliano, Annalisa Potente, Agostino Patipilo e Francesco De Vivo sono stati giudicati incandidabili dalla prima sezione civile del Tribunale di Bari. Rigettata, invece, la richiesta di incandidabilità nei confronti di Giovanni Luisi, Massimo Sollecito e Paolo D’Orazio.

Ricordiamo che l’amministrazione Lomoro fu sciolta per infiltrazioni mafiose. Nella sentenza emerge la volontà di accertare “se ed in che misura i soggetti in questione abbiano, con le loro condotte dolose e gravemente colpose, apportato un obiettivo contributo causale al più ampio quadro di infiltrazioni e condizionamenti che hanno dato luogo allo scioglimento del consiglio comunale”.

L’incandidabilità è relativa alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, limitatamente al primo turno elettorale successivo all’adozione del D.P.R. del 25.09.2017 ed al territorio della Regione Puglia e comunque nel caso la sentenza diventi definitiva. Tante le accuse mosse nei confronti dei protagonisti della vicenda. Si passa dai presunti rapporti con la criminalità locale, la celeberrima mongolfiera della festa patronale di San Rocco sponsorizzata dal clan e oggetto di un intervento dell’onorevole Dario Ginefra, i dissidi fra Lomoro e i Partipilo con l’ex vicesindaco Francesca Ferri. Nelle liste elettorali restano in ogni caso candidati alcuni parenti di primo grado dei soggetti giudicati incandidabili.

Sull’esito della sentenza è intervenuta proprio la Ferri, ora consigliera comunale a Bari.
LA NOTA DI FRANCESCA FERRI – La sentenza del 5 novembre afferma che Ho ragione. Io ho vinto, contro tutti e tutto! Sono stati 4 anni difficili perché, il Lomoro e la Famiglia Partipilo, hanno creato di me il peggior esser umano, solo perché sono stata capace con serietà e affidabilità di scegliere la direzione giusta: dare voce e allarme ad una malata politica occulta. Insomma un terremoto politico ha preso forma e sostanza. Una violenza politica Più rara che mai. Mi hanno voluto imbavagliare, per tacere, e cogliere l’occasione di descrivermi una fuori di testa. Sono un fuori classe, dal coraggio infallibile. Accordo illecito comunque risultato provato tra il caso mio contro Lomoro e Partipilo, afferma la sentenza! Sono felice, che i baresi mi hanno premiata esprimendo un voto di coraggio per la mia azione di coraggio! Da consigliere comunale della città di bari, Invito chiunque subisca dalla mala politica, azioni illecite, a rivolgersi alla magistratura. Sarò presente in sostegno del mio paese. Donna con bambino, ho dovuto trovare serenità in contesto territoriale, fuori dalla mia terra, che ho dovuto abbandonare per le minacce e violenze subite dalla Lucia Partipilo! Ho creduto, ho creduto, sino in fondo! Avevo la certezza vera già nel lontano 2015, quando mi sono schierata contro tutti in favore della Corretta applicazione della legge! È stata fatta giustizia. La mia e dico mia coraggiosa battaglia sarà da oggi in poi protagonista della storia di Valenzano. Sarò al fianco e accanto a tutti coloro che vorranno recuperare il riscatto e la verità per la nostra terra e a tutti coloro che vorranno dare la corretta dimensione alla politica per bene! Questo è ciò che merita Valenzano.