Nella posta elettronica, su Facebook e WhatsApp, continuiamo a ricevere decine e decine di segnalazioni in merito alle truffe di Ruggero, il finto avvocato penalista.

Siamo riusciti a evitare numerosi raggiri ma, a sentire ex amici del barista o semplici conoscenti, possiamo dire con certezza che la sceneggiata per riuscire ad avere qualche euro “in prestito” va avanti da almeno tre anni. Le storie raccontare e le interpretazioni messe in scena sono le più varie, arrivando persino al pianto a dirotto.

Ruggero è riuscito a prendere per fessi anche il personale del 118 della postazione di Palo del Colle. La segnalazione è datata un mese fa, prima del blitz che ha portato all’individuazione del finto avvocato, riuscendo così anche a scagionare dalle richieste di risarcimento l’omonimo, ma innocente cugino.

La prima incursione nella postazione del servizio di emergenza-urgenza, ha fruttato 20 euro. La scusa per avere il denaro? Il suo cavallo di battaglia: la moglie da andare a prendere, con la macchina a secco e le chiavi dimenticate dentro casa. La seconda volta a Ruggero è andata male.

Erano le 4.30 del mattino, tanto che il personale si era allertato pensando a un’urgenza. “Non avevamo soldi da dargli – racconta un soccorritore – e quindi se n’è andato a mani vuote. Dopo averlo riconosciuto nel vostro video se si dovesse ripresentare sapremo come comportarci”.