“Sono un avvocato penalista e abito qui vicino, sono rimasto fuori casa e senza benzina nell’auto. Ho bisogno di un fabbro, sa come posso fare? Devo andare a prendere mia moglie e non ho nulla con me ad eccezione delle chiavi della macchina. Avrei bisogno di qualche euro, glielo restituisco subito, se vuole le lascio il mio numero di cellulare”.

In estrema sintensi è il contenuto della richiesta del truffatore seriale, in questi giorni in giro nel Barese. Si conoscono le sue generalità, ma soprattutto si sa che sul suo conto pendono alcune denunce, anche in altre parti d’Italia. L’ultima banconota da 20 euro sfilata risale a ieri, manco a dirlo in uno studio legale del capoluogo pugliese. Si sa, a un collega un favore non si rifiuta mai.

L’uomo, di età compresa fra i 30 e i 40 anni, si presenta sempre ben vestito e con un paio di occhialini per cercare di darsi l’aria da avvocato, per di più penalista. Parla un ottimo italiano, ma non disdegna la battuta in dialetto quando si accorge che l’interlocutore lo permette. I colpi non si contano e nella maggior parte dei casi si tratta della solita banconota. Il truffatore, però, non rinuncia anche a tagli inferiori.

La sorpresa arriva quando richiami il numero di cellulare per chiedere che fine abbia fatto e soprattutto notizie dei soldi prestati. Il telefono squilla, ma il “vicino di casa” non rispende. L’uomo non è braccato, anche per via dell’esiguo ammontare della truffa. Se non altro crediamo di avervi fornito gli elementi utili per evitare di essere i prossimi polli del gentiluomo del quale in tanti cercano il vero indirizzo di casa.