Tornano in libertà i conducenti della Lancia Musa e della Smart che la sera del 27 giugno si sono scontrate all’incrocio tra via Omodeo e via Amendola. Il gip del Tribunale di Bari Francesco Agnino ha infatti revocato la misura degli arresti domiciliari per i guidatori delle due auto coinvolte nell’incidente in cui ha perso la vita il 21enne Carmine Sibilano. Secondo il giudice non sussistono le esigenze di custodia cautelare, seppure ai due sono stati ritirati i documenti di guida e sequestrate le vetture.

Per loro era stata avanzata l’accusa di omicidio stradale, l’autista della Musa era anche accusato di lesioni volontarie, dal momento che aveva tentato di sottrarsi all’esame tossicologico. Intanto la Polizia Municipale sta cercando di stabile l’esatta dinamica dei fatti e stabile le varie responsabilità.