Dopo il sequestro di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione a un noto ristorante giapponese di Bari, e i 17mila euro di multa elevata nei confronti del titolare, il telefono della nostra redazione è impazzito. I tantissimi amanti baresi di sushi ci hanno chiesto quale fosse il ristorante in questione.

Alla luce della mancanza di dettagli sul comunicato della Guardia Costiera e della Capitaneria di Porto, che non hanno comunicato il nome del ristorante (ci sono ancora delle indagini in corso), siamo stati contattati dal titolare di Taku, in via De Nicolò, il quale assicura noi e la sua clientela che la sua attività non è stata oggetto dei sequestri diffusi dalla Guardia Costiera.

La precisazione è un atto dovuto e di responsabilità, visto il rischio a cui si espone la clientela a causa della mancanza di informazioni. D’altra parte, il titolare di Taku sottolinea il suo timore per il rischio di perdere clienti pur non essendo stato interessato dal sequestro di oggi.