La targa intitolata a Michele Fazio, ucciso a 16 anni il 12 luglio del 2001 da un proiettile vagante di una guerra tra clan, è stata ridotta in pezzi. La memoria della vittima innocente della malavita locale è stata violata sul lungomare Imperatore Augusto, proprio all’ingresso della città vecchia, dove ci sono i campetti a lui dedicati.

Una targa in marmo non si rompe da sola. Nel novembre scorso avevamo documentato il caso dell’insegna dedicata a Gaetano Marchitelli, a Carbonara. Un’altra giovane vittima dei clan. Lo sdegno iniziale, in quella occasione, fu messo a tacere dall’ammissione di un addetto alla manutenzione dei giardini, che ruppe inavvertitamente la targa lavorando al verde pubblico. Non ci resta che sperare in un altro incidente.