Un bonifico da 37 milioni di euro, che si aggiunge ai 5 già erogati a dall’inizio dell’anno oltre alla restituzione dei suoli. A questi vanno aggiunti ulteriori 14 milioni riconosciuti alla Mabar e alla Iema, le altre due imprese coinvolte nella vicenda. La lunga storia di Punta Perotti sembra quindi volgere al termine, non senza polemiche e veleni.

Nodo di tutta la vicenda è il motivo del risarcimento, dovuto alla confisca e non all’abbattimento. Su questo fronte si gioca tutta la partita della comunicazione legata alla storia: «Matarrese si esibisce cercando di passare per vittima, e peraltro continuando a minacciare i baresi di un ipotetico risarcimento danni -ha detto il Sindaco durante una conferenza stampa- Matarrese ha oggettivamente commesso un reato che si chiama lottizzazione abusiva. Su questo reato non ci sono dubbi».

«Ha ottenuto l’assoluzione -ha proseguito Emiliano- in quanto la violazione è avvenuta rispetto ad un testo di legge talmente oscuro e complicato da far diventare rilevante l’errore sulla legge penale. La costruzione abusiva dell’immobile è un fatto oggettivo confermato dalla sentenza; l’obbligatorietà della demolizione è resa definitiva dalla stessa sentenza dell’alta corte. Se non l’avessi fatto avrei commesso un reato. E su questo nessuno può smentirmi. Il risarcimento conseguito dai Matarrese non ha niente a che vedere con l’abbattimento. Ha a che vedere con l’ingiusta confisca dell’area perché l’alta corte di giustizia ha ritenuto che, mancando una condanna, sia pure per il rotto della cuffia, non potesse essere erogata neanche una sanzione amministrativa come la confisca».

Il risarcimento, non ancora concluso perché altri 3 milioni di euro sono bloccati da un ricorso pendente, è ossigeno puro per la famiglia Matarrese, titolare di altri appalti e i cui cantieri beneficeranno degli euro ricevuti. Sul futuro dell’area, dopo la restituzione dei suoli non ancora presi in consegna dalle mani Comune però, i Mataresse non si sono ancora pronunciati e annunciano di avere un progetto in mente. Verosimilmente se ne riparlerà con la prossima amministrazione comunale.

Intanto Michele Emiliano ha annunciato querela nei confronti di Francesco Ventola Presidente della BAT, reo a suo dire di averlo diffamato a mezzo lettera diffusa agli organi di stampa: «Ho dato mandato ai miei legali di querelare per diffamazione il presidente della Provincia della BAT a causa delle sue false affermazioni che intendono accusare il sottoscritto di essere stato causa del risarcimento che lo Stato italiano ha dovuto versare all’impresa Matarrese. Il presidente della Provincia sa perfettamente – o comunque avrebbe potuto facilmente apprendere – che il risarcimento di cui parla è stato versato dallo Stato italiano per ragioni che nulla hanno a che fare con l’abbattimento dell’immobile. L’unico in questa storia che adesso dovrà risarcire un danno a qualcuno sarà lo stesso Ventola, al sottoscritto».