Otto cavalli, quattro bovini, sette maiali, dieci capre, sei cani, e vari conigli e polli, tutti detenuti in pessime condizioni. Gli animali vivevano tra rifiuti di ogni genere: letame, carcasse di frigoriferi e lavatrici, ringhiere, reti da materasso, porte e finestre. Per non parlare degli spazi angusti in cui erano costretti a stare.

Le capre erano ammucchiate in una stalla improvvisata, alta meno di un metro e mezzo e piena di letame, alcuni cagnolini erano costretti a dividere la gabbia con i conigli, mentre i cavalli erano tenuti in baracche fatiscenti, tra ferraglia e rifiuti di ogni tipo. I proprietari della fattoria, due anziani che vivevano in una catapecchia poco distante, sono stati denunciati per maltrattamento di animali e violazione della normativa ambientale in materia di rifiuti.

L’intera area, di 450 metri quadrati, è stata posta sottosequestro, gli animali, invece, sono stati affidati in custodia giudiziaria ai due anziani, in attesa che la Asl ne decida la destinazione.

Una vecchia masseria diroccata, in precario stato igienico-sanitario, che celava al suo interno una vero e proprio canile abusivo, è stato scoperto due anni fa nelle campagne di Carovigno, nel Brindisino. Il lager venne portato alla luce dagli agenti del comando stazione del Corpo Forestale dello Stato di Ostuni. In quella circostanza venne fatta una denuncia contro ignoti per violazione dell’articolo 727 del codice penale (maltrattamenti di animali) in attesa di risalire al responsabile.

La LAV, l’associazione che ha tra i suoi obiettivi l’abolizione della vivisezione, la protezione degli animali, l’ affermazione dei loro diritti, da dieci anni si prende cura di cani e altri animali salvati proprio da una condizione di maltrattamento. Ad oggi, infatti, la LAV ha ottenuto l’affidamento di centinaia fra cani, mucche, maiali, cavalli, capre, oche e galline sottratti definitivamente ai loro maltrattatori. Il Ministero della Salute l’ha riconosciuto ufficialmente come associazione abile all’affidamento di animali oggetto di provvedimento di sequestro o di confisca.

Ma che cosa si intende per maltrattamento? Una forma di violenza anche “organizzata”, se si pensa ai cani nei canili lager, nelle strutture sovraffollate e fatiscenti. Ma il maltrattamento può essere anche “silenzioso” e consiste nel tenere il cane alla catena (specie se corta), relegato sul balcone, solo, trascurato, esposto alle intemperie e al sole.

Palma Maria Roberta Frascella